Questo acquarello ritrae tale Nemesio Gnecchi che, insieme a un gruppo di patrioti (Luigi Torelli, Scipione Battaggia e Giuseppe Maria Dunant), portano al Duomo il tricolore per issarlo su una guglia durante le Cinque Giornate di Milano. (L'episodio è tratto dalle Memorie di Carlo Cattaneo, in "Radetzki a Milano" di Franco Fucci - Ed. Mursia - 1997)
Un ritratto di Nemesio Gnecchi faceva parte della Quadreria della Società Patriottica,
ma in occasione dello scioglimento della società (attorno al 2005) tale quadro non fu
più ritrovato presso il Museo del Risorgimento (dove si trova invece la bandiera)
e pertanto, in attesa del suo ritrovamento, attualmente risulta disperso.
ma in occasione dello scioglimento della società (attorno al 2005) tale quadro non fu
più ritrovato presso il Museo del Risorgimento (dove si trova invece la bandiera)
e pertanto, in attesa del suo ritrovamento, attualmente risulta disperso.
Per questo motivo, in occasione del 150° dell'Unità d'Italia, si è voluto affidare al
pennello del valente artista Gianmaria Carioni, l'esecuzione di questo
acquarello a futura memoria e al fine di commemorare tale avvenimento.
"Il Piemonte ha fatto sequestrare in Francia questo libro che avevo là pubblicato in francese, nè posso sperare che questo in italiano possa essere mai letto.
Infelici gli eroi che temono la storia". (Cattaneo) (1)
NOTA:
(1) Ricordiamo che sotto gli Austriaci, chi aveva in casa questo libro, rischiava la forca o i lavori forzati. Ma anche dopo l'Unione, i Sabaudi, per l'intero secolo ne ostacolarono la diffusione.
Carlo Gnecchi Ruscone
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