martedì 26 aprile 2022

"LE NAVI DI ENRICO COLOMBO" in mostra a Verderio


 


 


 

"IL SOFFIO DELLO SPIRITO" - I CATTOLICI NELLE RESISTENZE EUROPEE un incontro trasmesso su you tube

Un amico, il professor Claudio Consonni, che ringrazio, mi ha mandato questo comunicato su un incontro sui cattolici nelle Resistenze europee, organizzato dall'associazione "La Rosa Bianca" e dall'ANPC (Associazione Nazionale Partigiani Cristiani), che può essere seguito su you tube.

 


 

VERDERIO, INFERIORE E SUPERIORE: APRILE 1945, LE PRIME AMMINISTRAZIONI COMUNALI DEL DOPOGUERRA di Marco Bartesaghi

Nei giorni successivi al 25 aprile 1945, mentre si consumavano gli ultimi episodi della guerra in Italia e Mussolini – quello che aveva detto: “se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi” – , in fuga verso la Svizzera con alcuni suoi gerarchi, veniva arrestato e poi fucilato, in quei giorni si dava inizio alla ricostruzione, anche a livello locale, delle istituzioni democratiche che il fascismo aveva cancellato.
Nei due comuni di Verderio, Inferiore e Superiore, vennero subito costituiti i Comitati di Liberazione Nazionale (CLN) locali, che ebbero come primo incarico quello di organizzare le nuove amministrazioni comunali e le elezioni dei nuovi sindaci.
 

Per Verderio Inferiore non sono riuscito, spero solo per il momento, a rintracciare l’intera documentazione. So soltanto che Gianfranco GNECCHI RUSCONE fu eletto sindaco e Primo OLIVEIRA e Giuseppe NEGRI nominati assessori effettivi. In seguito, 18 agosto 1945, la giunta nominò come assessori supplenti Luigi MOTTA e l’ing. Luigi GALLAVRESI.

Gianfranco Gnecchi Ruscone, primo sindaco di Verderio Inferiore nel dopoguerra.

Nell’archivio comunale dell’ex comune di Verderio Superiore, ho invece potuto consultare due cartelle del 1945, una intitolata intitolata "Amministratori Comunali", l'altra  "CLN", con le quali è possibile ricostruire più dettagliatamente la vicenda (1)



Il CLN di Verderio Superiore era composto da  cinque persone: Giovanni SALA, comunista; Rino CASSAGO, socialista;  Franco ing. CATENACCI, democristiano; Angelo COLNAGHI, socialista e aderente al movimento “La Difesa del Contadino”; Maria VISMARA, democristiana e aderente al movimento “La Difesa della Donna”.
Altre tre persone facevano parte della Commissione per l’Epurazione: Giuseppe FRIGERIO, Carlo VIGANÒ e Cesare BRIVIO [documento n.1]

Ai CLN locali era stato assegnato il compito di indicare i candidati alla carica di 

sindaco  [documento n.2]

 Il Comitato di Verderio Superiore - “previa consultazione del popolo”, che non si sa  però con quali criteri si sia svolta - aveva scelto le seguenti persone: Giulio BERETTA, Pietro COMI, Alessandro GNECCHI RUSCONE e Donato PASSAQUINDICI.
 

Alessandro Gnecchi Ruscone, uno dei membri della famiglia che possedeva gran parte dei terreni e degli edifici di Verderio Sup., era stato podestà di Verderio, prima che questa carica venisse sostituita, durante la Repubblica Sociale Italiana, da quella del commissario prefettizio; Giulio Beretta era l'agente di campagna dell'azienda agricola della famiglia Gnecchi; Donato Passaquindici era il proprietario dello Scatolificio Ambrosiano, un'azienda che da Sesto San Giovanni, all'inizio del 1942, era sfollata a Verderio; Pietro Comi  titolare di una ditta tessile che aveva sede in paese.

Il 30 aprile alle ore 10 il "popolo" venne chiamato ad eleggere il sindaco. Gli elettori, in realtà, erano un'esigua rappresentanza del popolo, poiché i chiamati al voto erano  soltanto i capifamiglia del paese. 88 persone di sesso maschile furono i votanti.
Alessandro Gnecchi Ruscone ottenne 54 voti, Giulio Beretta 16, Pietro Comi 15 e Donato Passaquindici 3.
Il verbale dello scrutinio della votazione è contenuto in un documento intestato al Comitato di Liberazione Nazionale, che contiene la firma dei tre scrutatori, Giovanni SALA, Carlo MOTTA e Giuseppe VIGANÒ e la firma, illeggibile,  di un membro del CLN, forse di un livello superiore a quello locale [documento n.3].

In un altro documento, datato 2 maggio 1945, il racconto degli avvenimenti sembra diverso da quello narrato nel documento del 30 aprile ma, soprattutto, il risultato della consultazione non combacia con quello presentato in un altro documento di cui parlerò più avanti.
Il documento di mercoledì 2 maggio 1945, intitolato "VERBALE DELLA COSTITUZIONE DELLA NUOVA RAPPRESENTANZA MUNICIPALE PER EFFETTO DEGLI AVVENIMENTI INSURREZIONALI DEL 25 APRILE 1945", dice che  il CLN locale, allo scopo di eleggere  e designare la rappresentanza municipale,  aveva convocato i capifamiglia, i quali ,"per acclamazione" , avevano nominato sindaco Alessandro GNECCHI. Nessun accenno alle votazioni avvenute due giorni prima.
Nella stessa occasione erano stati nominati,  sempre per acclamazione, gli assessori, Pietro COMI, con  funzione anche di vicesindaco, e Mario POZZONI,  e designati i consiglieri comunali: Gerardo VILLA, Luigi SALA, Giuseppe VIGANÒ, Emilio BONANOMI, Domenico SPADA, Giuseppe PIROVANO, Giuseppe COLNAGHI, Eligio COLOMBO.
Tutti quanti avevano dichiarato di accettare l'incarico e dal quel momento aveva avuto inizio il lavoro della nuova amministrazione [documento n.4].

 

Alessandro Gnecchi Ruscone, primo sindaco di Verderio Superiore del dopoguerra.

Senonché un altro documento, non datato,  intitolato: "Comune di Verderio Superiore - Elenco delle cariche pubbliche", del precedente sembra essere più completo e ne corregge in parte il contenuto.
Non cambiano i nominativi di Sindaco e Vicesindaco.
La giunta invece risulta composta da 4 persone, Mario POZZONI, Luigi SALA , Giuseppe VIGANÒ, Gerardo VILLA, e il Consiglio Comunale indicato da questo documento non  è più composto dalle persone prescelte nell'assemblea del 2 maggio, bensì dai componenti del CLN locale.
Il documento elenca infine i membri della Commissione di Controllo: Cav. Giulio BERETTA, Giuseppe BARAGGIA, Giuseppe COLNAGHI, Pietro OGGIONI [documento n.5].

Il 27 giugno il Governo Militare Alleato confermò la validità della nomina di Alessandro Gnecchi , puntualizzando che nessuna  dimissione o  sostituzione della carica di sindaco sarebbe stata autorizzata senza il suo consenso [documento n.6].
 

L'amministrazione restò in carica poco meno di un anno, fino alle elezioni del 17 marzo 1946, tenute a suffragio universale, con il voto allargato, per la prima volta in Italia, alle donne .

Il 31 marzo  Alessandro Gnecchi Ruscone presiedette il Consiglio Comunale , composto dai consiglieri eletti,  che scelse il nuovo sindaco, Paolo ROTA, gli assessori effettivi, Sigismondo PIROVANO e Francesco PASSAQUINDICI, e quelli supplenti, Marco GARIBOLDI e Ferdinando VISCARDI.
 

NOTA
(1) Archivio Comunale Verderio Superiore, 1945: Amministratori Comunali,cat.1,cl.6,fasc.1; CLN,cat.1,cl.6,fasc.2

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lunedì 25 aprile 2022

"ARTIGLIO 1", NAVE PER IL RECUPERO DI RELITTI. IL MODELLO REALIZZATO DA ENRICO COLOMBO di Marco Bartesaghi

L’Artiglio era la nave ammiraglia di una piccola flotta costituita da ex pescherecci e navi militari di piccole dimensioni reperite sul mercato internazionale, adibita al recupero di navi affondate prevalentemente durante la Prima Guerra Mondiale. L’equipaggio era costituito da esperti palombari viareggini.

"ARTIGLIO 1"
 

Il 7 dicembre 1930 l'Artiglio era impegnato nel recupero della nave Florence, affondata nel 1917 di fronte a Bele Ile nel nord ovest della Francia., carica di esplosivo. Per un'errata valutazione della pericolosità del carico, il relitto esplose trascinando l' "Artiglio1" sul fondo del mare. Gran parte dell'equipaggio perì nell'incidente. Morì anche il capo palombaro Alberto Gianni. Nel post successivo a questo il nipote di Gianni ricorda il tragico avvenimento e la figura del nonno.

***

 

"ARTIGLIO 12, IL MODELLO DI ENRICO COLOMBO

Enrico Colombo, il verderiese esperto modellista navale, ha recentemente realizzato un modello della nave "Artiglio1". Come è sua abitudine, Enrico ha costruito il suo modello in scala e facendo riferimento a disegni originali.


La gran parte del modello è costruito in lamierino di rame; alcune parti sono in ottone; vari materiali sono stati usati per diversi particolari.


 ***

 LA COSTRUZIONE DEL MODELLO




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domenica 24 aprile 2022

ALBERTO GIANNI, CAPO PALOMBARO DELL' "ARTIGLIO 1", RICORDATO DA MASSIMO BORGHESI, SUO NIPOTE intervista di Marco Bartesaghi

 

 https://www.youtube.com/watch?v=S3FZkb3ipQk

 

"Artiglio 1", la nave di cui Enrico Colombo ha costruito il modello presentato nel post precedente,  era una nave per il recupero relitti della società SO.RI.MA.

 

Il modelle dell' "Artiglio1" realizzato da Enrico Colombo

Il 7 dicembre 1930, al largo di Brest, durante il recupero della Florence, una nave carica di esplosivi affondata nel 1917, l'"Artiglio" fu coinvolta dall'esplosione del relitto e inghiottita dal mare. Gran parte dei membri dell'equipaggio persero la vita. 

 

Alberto Gianni, capo palombaro di "Artiglio 1"

Fra loro il capo palombaro Alberto Gianni, che in questo filmato viene ricordato dal nipote Massimo Borghesi.

 

Massimo Borghesi, nipote di Alberto Gianni

 

venerdì 22 aprile 2022

LE POESIE DI ALBERTO MOTTA di Alberto e Denise Motta e Marco Bartesaghi

  

Indirizzo you tube del filmato: Le poesie di Alberto Motta:

https://www.youtube.com/watch?v=t14zTfh_ghU



Sono passati poco più di 10 anni da quando per la prima volta ho incontrato Alberto, e per la prima volta ho visto i suoi dipinti e letto le sue poesie. Le "visioni" che lo avevano assalito all'età di 25 anni, cambiandogli la vita, lo accompagnano ancora. Ho l'impressione però che con loro, oggi, conviva più serenamente e le accetti come un rapporto diretto, privilegiato e intenso con Dio, che proprio attraverso le "visioni" è presente nella sua vita e nella sua arte: nella sua stanza completamente dipinta, nelle sue tele, nelle sue poesie.
Proprio nella sua stanza l'ho incontrato di nuovo, insieme a sua cugina Denise, per leggere la selezione di sue poesie che vi presentiamo nel filmato.

Trovate l'intervista ad Alberto cliccando su:

https://bartesaghiverderiostoria.blogspot.com/2012/01/alberto-motta-albi-dipinti-e-poesie.html 

 

LE POESIE DI ALBERTO MOTTA: i testi

 


LA POESIA

Per tutto questo tempo
non ho mai saputo quale era
il mio scopo, mi dibattevo come
animale ferito e sognavo un giorno di
fare qualcosa di importante, ora mi rendo
conto che ho trovato qualcosa che
silenziosamente irrompe nelle
vite altrui e come un terremoto
sradica le convinzioni più salde:
la poesia


***


IMBALSAMATO


Ti dono il mio cuore
come si dona un bene
prezioso, sperando che
tu l’accetti come pegno
del mio amore, imbalsamato
su questa seggiola a scrivere
per non morire


***


ANORMALITÀ

Per ogni quadratino un colore
questa è la colonna sonora
della mia vita, un castello pieno
di sorprese e amore:
 qui in questo luogo,
 sento l’arpa e la cetra,
sento cantare gli angeli
e raggiungo cose che mai avrei pensato,
 solitario e felice come un uomo
che ha raggiunto il suo scopo
annego in questa dolce anormalità  
estratto vivo dalle macerie


***


BRIANZA

Cerco qualcosa che mi colpisca
e non mi accorgo che la normalità
di questa vita, tra le trame scure
di questo cielo, mi regala quell’oasi
di tranquillità e pace che ho
sempre sognato, seduto qui a goder
l’aurora, oppure il meriggio, incastonato
come un diamante in questa selva
chiamata Brianza


***


ASPETTO

Aspetto con ansia il mio
sole che mi dirige verso
l’aurora, seduto qui a goder
dell’altrui mondo, fino a quando
tu non deciderai che sarà
venuto il giorno, che io torni
alla casa madre, vestito
di madre perla


***


BILANCIA

C’è sempre qualcosa che
bilancia la gioia con un po’
di tristezza, c’è sempre
qualcosa che non rende
completa la felicità, come
se dovessimo patire per
gioire e gioire per soffrire


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mercoledì 20 aprile 2022

LE OMBRE DI CASA MIA di Marco Bartesaghi

Nel lungo periodo del primo lockdown, nella primavera del 2020, non sapevo cosa fotografare. Niente di grave, naturalmente, rispetto a tutto quel che stava succedendo, però, anche se non sono un bravo fotografo, questa cosa mi mancava. Un giorno guardando le luci  che dalle finestre entravano in casa ho pensato di ... fotografare le ombre, le ombre di casa mia.

 


 



 


 


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