Nella prima sorgerà, sul confine di Paderno d'Adda e al termine di un viale di cipressi, la fontana denominata, recentemente, di Meleagro; nell'altra, al centro, la fontana di Nettuno.
Il parco detto di Meleagro |
In entrambe le aree, ma anche nel giardino storico della villa, che, presumibilmente, negli stessi anni aveva assunto un nuovo aspetto, il carpino, disposto a carpinata e a bosco, sarà la presenza arborea preponderante e, anzi, l' unica per decenni, salvo quattro cipressi sul lato adiacente alla strada, nel parco di Nettuno.
Il parco di Nettuno. |
Che fine hanno fatto questi carpini?
Questo articolo è il frutto di un sopralluogo per verificare le condizioni in cui attualmente si trovano.
IL GIARDINO "STORICO" DELLA VILLA
Prima tappa il giardino "storico" della villa
Sul lato orientale, adiacente al campo da tennis, il “bosco”: un’area rettangolare, piantumata a carpini, capace di produrre una zona d’ombra, ottimo refrigerio nelle caldane estive.
Il "bosco" di carpini del giardino di villa Gnecchi |
Da quando è presente il bosco? Difficile stabilirlo. Come prima si accennava, potrebbe essere stato realizzato durante la ristrutturazione degli anni venti. C’era negli anni quaranta del novecento, periodo a cui risale la fotografia n 5, scattata probabilmente dal signor Franco Greppi, dove appaiono sua moglie, Isabella Gnecchi, le figlie, Maria Vittoria e Maria Cristina , e una signora, a sinistra, che non so individuare.
Il "bosco" di carpini negli anni quaranta e , sotto, oggi |
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Lungo tutto il lato occidentale del giardino corre, ancora oggi, una doppia fila di carpini, ben visibile dalla strada che porta a Paderno (via dei Contadini Verderesi).
La doppia carpinata di villa Gnecchi vista dalla strada |
Ben curata, regolata in altezza e e sui lati esterni, sia quello rivolto al giardino che quello rivolto alla strada, mantiene il suo aspetto di viale ombreggiato perfettamente percorribile, perché tenuto libero dai rami bassi.
Il doppio filare di carpini nel giardino di villa Gnecchi |
IL PARCO DI NETTUNO
Fino alla seconda metà degli anni ottanta, il parco di Nettuno è rimasto come era stato realizzato negli anni venti dal proprietario della villa, Vittorio Gnecchi Ruscone: un grande prato (“Campogrande” era anche la sua denominazione ottocentesca) con in mezzo una fontana; delimitato a nord, verso la strada, da una bassa cancellata in ferro battuto e pilastrini di ceppo, sugli altri tre lati da altrettante carpinate.La carpinata del lato ovest del parco di Nettuno |
La carpinata del lato est del parco di Nettuno |
Sul fondo del parco (lato meridionale), adiacente alla cascina Prati, una doppia fila di carpini dava vita a un passaggio pedonale ombreggiato. Tale aspetto era stato probabilmente riconosciuto nella ristrutturazione del parco avvenuta negli anni ottanta del secolo scorso, tanto che il viottolo fu pavimentato con mattoni in ghiaia, tuttora esistenti sotto uno strato di terra.
La doppia carpinata sul fondo del parco di Nettuno |
La scarsa manutenzione successiva, ha fatto sì che non sia stato mantenuto libero il passaggio pedonale e la morte di alcune piante, non sostituite, ha reso incompleti i filari.
IL PARCO DI MELEAGRO
La doppia fila di carpini del giardino della villa aveva una continuazione ideale nel parco detto di Meleagro, lungo il basso muro di confine con la strada carrozzabile. Abbandonata a sé stessa per tanti anni questa carpinata aveva già da tempo perso, in un intrico di rami, il passaggio pedonale al suo interno.
Ciò che resta della doppia carpinata del parco di Meleagro |
I tronchi tagliati della seconda fila di carpini |
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Ben più elaborata , quando l'area faceva parte del corpo della villa, la carpinata a monte del parco, quella sul lato est. Essa era lavorata in modo da formare semicirconferenze concave, contigue una all'altra, al centro della quali, su piedistalli in pietra, erano poste statue di stile classico.
La carpinata del parco di Meleagro, negli anni quaranta del novecento. In primo piano i fratelli Greppi, Carlo, Maria Vittoria e Maria Cristina |
Un disegno che richiama la ghirlanda di edera che, nel giardino delle villa, accompagnava un'altra serie di statue
La ghirlanda d'edera nel giardino della villa |
L'area del parco fu venduta, se non sbaglio negli anni cinquanta dello scorso secolo. Le statue, rimaste di proprietà dei venditori, gli eredi di Vittorio Gnecchi Ruscone, furono rimosse. Rimasero, e sono tuttora presenti i sei piedistalli, distanti fra loro di 25 o 26 passi (mi scuso per l'unità di misura usata , ma, nel sopralluogo ero senza bindella).
Uno dei piedistalli delle statue |
I carpini (21 piante nello spazio fra due piedistalli), non più curati e sviluppatisi liberamente hanno cancellato il disegno geometrico, trasformando del tutto la carpinata preesistente.
Sulla destra la carpinata est del parco di Meleagro, come si presenta oggi |
Marco Bartesaghi
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