sabato 8 marzo 2014

ORRIBILE DELITTO DI VERDERIO. DUE DONNE BARBARAMENTE ASSASSINATE. Versi del cantastorie Domenico Scotuzzi. Musica e voce di Fabio Oggioni

La sera del 26 marzo 1913, a Verderio Inferiore, furono accoltellate Luigia Sottocornola e la sua domestica, Francesca Pochintesta. L'assassino, prima di allontanarsi, diede fuoco alla casa.
Questo duplice assassinio, che fu uno dei fatti di sangue più crudeli di quell'anno, suscitò, non solo in paese, molto scalpore e il asuo ricordo fu tramandato anche attraverso l'opera dei cantastorie.
Per saperne di più sul delitto leggi il post successivo a questo.

Domenico Scotuzzi. Archivio A.I.C.A /De Antiquis





Uno di loro, Domenico Scotuzzi, scrisse i versi che vi presento e che l'amico Fabio Oggioni (1) ha musicato ed ha accettato di interpretare. Il testo risale a poco dopo il delitto: il foglio non contiene una data, ma dalle parole della penultima strofa si capisce che è stato scritto prima del processo (agosto 1914) e prima che il colpevole ammettesse di non avere complici (28 maggio 1913).






Fabio Oggioni










PUOI ASCOLTARE LA CANZONE CLICCANDO SUL SEGUENTE INDIRIZZO YOU TUBE:

http://www.youtube.com/watch?v=v0brrePdFq8


O CERCANDO IN :
bartesaghivideostory











Sentite o buona gente il gran delitto
Commesso da un birbante un dì a Verderio,
Ed ora l’assassin piange pentito
Nella prigion il caso suo ben serio,
Or la giustizia scoperto ha già il mister
E l’assassino e complici andranno prigionier.

Un giorno verso sera l’assassino
Sotto mentite spoglie d’impiegato,
Si presentò alle donne in quel Villino
E falsi documenti ha presentato,
e a quelle donne lui franco gli parlò
E un memorandum falso dell’Orobia presentò.

Diffatti incominciò la discussione
Ed un contratto volle stipulare,
E per darsi maggior forza e più ragione
Carta da bollo lui mandò a comprare
Da un contadino che bene l’osservò
Ed il birbante il viso con cura mascherò.

Appena l’assassino fu sicuro
Che i contadini non potean sentire,
Levò un coltello, e con lo sguardo oscuro
Quelle due donne cominciò a colpire,
E per la prima la padrona assassinò
La serva poi raggiunse3, ed ella pur scannò.

Dopo compiuta la carneficina
Con gran cinismo si mise a frugare
Fra i mobili, le stanze e la cucina
Tutti i gioielli volle ancor rubare,
Mentre le vittime del suo brutal livor
Forse ancora in vita chiamavano il Signor.



Disegno di Fabio Oggioni




Dopo , il malvagio senza alcun pensiero
Per far sparire le prove del misfatto
E chiudere il delitto in un mistero
La Villa di Verderio ha incendiato,
La fiamma immane ad un tratto divampò
E le due donne uccise ancor carbonizzò.

I contadini accorsi con premura
Ne spensero l’incendio e tra il rottame
Trovarono la prova ben sicura
Del gran delitto commesso dall’infame,
E la Giustizia sul luogo si portò
E con scrupolosa cura l’inchiesta incominciò.

Venne prima arrestato un suo parente
Credendo che lui fosse l’uccisore,
Ma poi riconosciuto innocente
Dai Delegati e dal Procuratore,
Ed or contento si trova in libertà
Lieto che il malfattore punito alfin sarà.

Or l’assassino trovasi inquisito
E i complici saran certo arrestati
I barbari autor di quel delitto
Dalla Giustizia saran ben condannati,
Nel duro carcere dovran certo espiar
La colpa del delitto che voller consumar.

Ed or giovani tutti che ascoltate
Non vi lasciate indurre a tentazione
La roba altrui sempre rispettate,
Questo è il dover di tutte le persone,
La vita è sacra a tutti o miei lettor
Ed il delitto piomba tutti nel disonor.

NOTA
(1) Su questo blog trovi un'intervista a Fabio Oggioni, intitolata: Rock a Verderio: "La Nuova Esperienza". E' stata pubblicata il 20 giugno 2013 e la trovi sotto l'etichetta musica.

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