giovedì 27 marzo 2014

IL VERDERIESE ENRICO MEREGALLI, LUOGOTENENTE DI FANTERIA, CADUTO NELLA BATTAGLIA DI CUSTOZA DEL 1866 di Marco Bartesaghi



Atto di morte di Enrico Meregalli nel registro di Verderio Sup.



“Oggi giorno di mercoledì ventotto Novembre milleottocentosessantasei alle ore tre pomeridiane in Segreteria Comunale.
Io sottoscritto Quinterio Andrea Segretario Comunale delegato dal Sindaco alle funzioni di Stato Civile con atto […] sedici dicembre milleottocentosessantacinque avendo ricevuto dal Ministero della Guerra un dispaccio in data del giorno ventisei corrente […] numero settemilanovecentosettantacinque col quale gli richiese di trascrivere copia autentica di un atto in data del giorno 24 prossimo passato Giugno per intero nei Registri di Morte, aderendo alla richiesta fattagli  trascrive l’atto stesso che è del seguente tenore:


 Estratto dell’atto di decesso del Luogotenente Meregalli sig. Enrico iscritto sul registro tenuto dall’Ufficiale d’Amministrazione Signor Serdini Giovanni a pagina numero uno.
Noi sottoscritti Serdini Giovanni Sottotenente Ufficiale d’Amministrazione incaricato della tenuta del registro presso il 30 Reggimento Fanteria dichiariamo che nel registro dei decessi a pagina numero uno trovasi iscritto quanto segue:
 

Atto di decesso del Luogotenente Meregalli Sig. Enrico iscritto al presente registro addì 24 del mese di giugno dell’anno milleottocentosessantasei.
L’anno del signore  Milleottocentosessantasei ed alli ventiquattro del mese di giugno nel Campo di Battaglia  presso Castelnuovo rendevasi defunto alle ore undici antimeridiane in età d’anni trentacinque il signor Meregalli Enrico di religione cattolica Luogotenente alla seconda compagnia del Trentesimo Reggimento Fanteria = nativo di Verderio Inferiore = Circondario di Como = figlio di Giuseppe e Maria Tornaghi =
Ammogliato con = vedovo di = morto in seguito a ferita d’arma da fuoco nella fronte = restato sul campo di battaglia = come consta dalle deposizioni  ed attestazioni delle persone al piede del presente atto sottoscritte.
L’anno del Signore milleottocentosessantasei addì ventiquattro del mese di giugno
Sottoscritto di atto = Firma dei testimoni che accertarono la morte =  F[irma]Cerretelli Amerigo Caporale, [segno di croce] di […] Giuseppe Sala = Per copia conforme = firma della persona incaricata della tenuta del registro G. Serdini Sott. = Visto il Colonnello Comandante il Reggimento
Firmato di […].


Eseguita la trascrizione a termini dell’articolo centosei del R. Decreto quindici novembre milleottocentosessantacinque e muniti del […] il dispaccio e la copia suddetta li ha uniti al volume degli allegati corrispondenti a questo registro.
Ciò eseguito il presente atto viene da me firmato
Quinterio Andrea Segr. Uff. dello Stato Civile Delegato”
(1)


Così nel registro dei defunti del comune di Verderio Superiore è annotata la morte di Enrico Meregalli, luogotenente del 30° reggimento fanteria, 1° Corpo d’Armata, 1a Divisione attiva, Brigata “Pisa”, caduto il 24 giugno 1866, nella battaglia di Custoza.
Quel giorno l’esercito italiano, guidato, nominalmente, da Vittorio Emanuele III, e, realmente,  dal generale La Marmora, si scontrò con l’esercito austriaco, potendo contare su un forte vantaggio sia di uomini che di mezzi di artiglieria. Fu però pesantemente sconfitto,per l’errata valutazione della posizione delle forze avversarie, che si pensavano ancora attestate aldilà del fiume Adige, e per  un’ulteriore  serie di errori commessi dai comandi italiani.
La sconfitta nella Battaglia di Custoza e quella altrettanto grave subita dalla flotta navale italiana a Lissa, in Dalmazia, misero fine alle speranze italiane di conquistare sul campo il territorio veneto, scopo per il quale era stata dichiarata, contro l’Austria e in alleanza con la Prussia, la Terza Guerra d’Indipendenza: dopo Custoza,  i due eserciti si fronteggiarono senza più combattere. Anche le truppe di volontari comandati da Garibaldi che, fra alterne vicende, erano riuscite ad avanzare, conquistando posizioni in territorio alpino e avvicinandosi al Trentino, furono costrette a fermarsi.
Alla fine della guerra l’Italia ottenne comunque l’annessione del Veneto. Glielo cedette La Francia, che lo aveva ottenuto dall’Austria come compenso per il ruolo di mediazione svolto nei confronti della vincitrice Prussia. Un risultato che forse si sarebbe potuto ottenere anche evitando la guerra.


La battaglia di Custoza si svolge tra il 23 e il 25 giugno 1866. Enrico Meregalli muore la mattina del giorno 24, nell’episodio della presa e della difesa di Mongabbia, monte Cricol e 

 
Disegno di Quinto Cennitratto da "Custoza 1848-1866. Album ..."


Renati, da parte della 1a divisione del 30° reggimento fanteria, comandata dal Generale Onorato Rey di Villarey, anch’egli perito durante la battaglia (2)


Con il Regio decreto del 6 dicembre 1866, Enrico Meregalli fu insignito della Medaglia d’Argento al Valor Militare, “per lo slancio mirabile con cui attaccò le posizioni nemiche, cadendo morto valorosamente nel momento dell’assalto”.
In precedenza, con il grado di sottotenente, per il suo impegno nella lotta contro il brigantaggio, aveva ricevuto due menzioni onorevoli. La prima il 5 luglio 1861, sul Gargano, “per intelligenza, zelo ed attività nell’inseguimento dei briganti” (3). L’altra il 4 marzo 1862, quando nel bosco Palicaro, nei pressi di Bradano (BA), la 17° compagnia del 30° reggimento fanteria, si scontrò con la banda del brigante Crocco, che perse 26 uomini e ne ebbe molti feriti, mentre l’esercito regolare ebbe due morti e sette feriti (4). “Coraggioso ed intelligente, coadiuvò il suo Capitano nel fatto contro i briganti”: queste le motivazioni della menzione (5) 




Enrico Meregalli







Il volto di Enrico Meregalli è raffigurato in una incisione realizzata nel 1878 da Quinto Cenni (6), intitolata “Battaglia di Custoza 1866 (24 giugno). Morte del Generale Rey di Villarey”, in cui la morte del generale occupa il quadro centrale.





La copia qui riprodotta è conservata a Roma presso l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano (7). Un altro esemplare della stampa è rintracciabile a Milano, alla biblioteca del museo del Risorgimento, nel volume “CUSTOZA 1848-1866, Album storico artistico militare. Composto ed eseguito da Quinto Cenni, con testo di Luigi Archinti”.


Il nome di Enrico Meregalli appare anche in una stampa allegorica intitolata “Valorosi della città e circondario di Lecco morti per l'indipendenza d'Italia” (8).



Essa era esposta nella sala del consiglio comunale di Verderio Superiore: mi auguro che trovi un’appropriata collocazione anche in una delle sedi del nuovo comune di Verderio (9).



Al Sacrario dedicato alle battaglie di Custoza del 1848 e del 1866, Meregalli è ricordato in una lapide insieme agli altri caduti.







CONSIDERAZIONI
Questa ricostruzione della figura di Enrico Meregalli, militare di Verderio Inferiore caduto nella III Guerra d’Indipendenza, è lacunosa e me ne scuso.
Ho cercato di rintracciare maggiori informazioni, sia su lui che sulla sua famiglia, ma non ho trovato niente nei registri delle due parrocchie, né in quelli dei due comuni, a parte la notizia della morte, trascritta nel registro di Verderio Superiore.
Incompleta è anche la parte riguardante la carriera militare. Per colmare i vuoti sarebbe stato necessario trovare il foglio matricolare, ma né presso l’ufficio dell’esercito al quale mi sono rivolto, né all’Archivio di Stato di Como, è stato possibile rintracciarlo. 


 

Il Sacrario di Custoza
Ho tentato di trovare notizie anche scrivendo una lettera alle persone di cognome Meregalli e Tornaghi (la famiglia della madre) abitanti nei paesi vicini a Verderio. Qualcuno, gentilmente,  mi ha risposto, purtroppo negativamente. Poi mi sono scoraggiato e ho interrotto gli invii.  Spero, pubblicando l'articolo, di avere più fortuna.
Dall'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano ho acquistato la fotografia in digitale della stampa della Battaglia di Custoza, con il ritratto di Enrico Meregalli, mentre dalla Direzione Generale per il Personale Militare – Servizio Ricompense e Onorificenze del Ministero della Difesa ho ricevuto le informazioni riguardanti la medaglia d'argento e le altre ricompense assegnategli.





NOTE
(1)    Mie le sottolineature e le parti in grassetto.
(2)    Custoza (1866), Alberto Pollio, Torino 1908. Nel post successivo il brano relativo all’episodio di cui stiamo parlando.
(3)    Regio Decreto, 9 febbraio 1862
(4)    L’Italia nei cento anni del secolo XIX (1801-1900) giorno per giorno, illustrata, 1861-1870.Alfredo Comandini, Antonio Monti, Milano 1918/19
(5)    Regio Decreto, 27 luglio 1862
(6)    Su Quinto Cenni (Imola 1845 – Carate Brianza 1917), incisore specializzato in illustrazioni militari vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Quinto_Cenni
(7)    Litografia a stampa meccanica, 33x45. Segnatura: (Aroldi III 1-78) Aroldi III(24)A
(8)    Il disegno è firmato Scamonatti

(9)    Il 4 febbraio 2014, grazie al risultato del referendum dell'1 dicembre 2013 che ha promosso la proposta di fusione, i comuni di Verderio Inferiore e di Verderio Superiore sono stati sciolti ed è nato il comune di Verderio.



Marco Bartesaghi

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