sabato 5 maggio 2012

VITA DI S. FLORIANO MARTIRE - ESTRATTO DA UNA ENCICLOPEDIA SACRA TEDESCA DELL'ANNO 1861 di don Giampiero Brazzelli


S. Floriano, uno dei Santi più gloriosi e più noti, è nato (secondo il Butler) verso la metà del III° secolo nella borgata di Zeiselmauer nel'Austria inferiore ed educato nel cristianesimo. Oltre questo cenno nulla ci è conosciuto della sua vita fino alla storia del suo martirio, tranne che egli fosse un guerriero e coprisse probabilmente nell'esercito un posto abbastanza alto (centurione romano).
Accadde a quei tempi che gli imperatori Diocleziano e Massimiano impartissero ai Governatori delle province l'ordine di costringere con ogni mezzo i Cristiani ad adorare gli dei pagani. Quest'ordine pervenne pure a Lauriacum (oggi Lorck), la capitale della provincia Noricum Ripense (l'attuale Austria Superiore), ove risiedeva il governatore Aquilino. L'ordine incusse tanto spavento che molti cristiani, per sfuggire al terrore della persecuzione, si nascosero in luoghi sconosciuti o nelle caverne delle montagne. In questo periodo di terrore il Signore suscitò un guerriero cristiano che col suo coraggio eroico doveva infondere animo ai suoi correligionari. Questi era S. Floriano. Egli era però assente da Lauriacum quando venne a conoscenza degli ordini imperiali e sapendo che il governatore Aquilino aveva di già martirizzato una quarantina di cristiani, spinto ed animato da fervore divino, decise di correre a Lauriacum per patire egli pure per Cristo. Arrestatolo, il Governatore Aquilino tentò con ogni mezzo di indurlo a rinnegare il cristianesimo, siccome però Floriano persistette nella sua fede allora Aquilino lo fece dapprima spogliare e crudelmente flagellare e poi, quando vide che era inflessibile, gli fece strappare la carne delle spalle con ferri acuminati. Quando vide l'inutilità di questi tormenti, gli fece legare una pietra al collo e lo fece gettare nel fiume Enns (Anisio). Dio però fece in modo che il suo corpo fosse ritrovato da una donna chiamata Valeria sopra uno scoglio che sporgeva dalle acque. La morte del Santo  avvenne il 4 maggio 297 o, secondo altri, dell'anno 304. Nel luogo della sua sepoltura, l'odierno Sankt Florian (poco distante dalla città di Linz) venne costruita una chiesa alla quale si aggiunse in seguito un convento di Benedettini che poi fu distrutto dalle invasioni degli Ungheri del 900. Ricostruito si trova oggi affidato ai Canonici regolari di S. Agostino (Agostiniani). In seguito reliquie di S. Floriano vennero portate a Roma e deposte presso quelle di S. Lorenzo e di S. Stefano. Nel 1183 il Re Casimiro di Polonia chiese al Papa Lucio di mandargli qualche reliquia che fosse per il suo regno un presidio contro le incursioni dei barbari. A Cracovia fu costruita una chiesa dedicata al Santo martire dove furono deposte le reliquie e qui ogni anno con molta devozione si celebra la festa.
Il Santo è invocato come protettore contro gli incendi tanto da essere rappresentato con una brocca d'acqua nell'atto di spegnere il fuoco (così è rappresentato anche nel pallio bianco antico dell'altare di Verderio Superiore accanto alla Madonna che tiene in braccio il Bambino).
A Vienna S. Floriano è il protettore dell'associazione spazzacamini.
A Verderio Superiore si ricorre all'intercessione del Santo per i bambini ammalati alla bocca, cosa che si verifica pure a S. Floriano (paese della diocesi di Lodi) per i bambini ammalati in generale. Il culto di S. Floriano tiene un posto specialissimo nella città e diocesi di Vicenza, nel Tirolo ed Alto Adige.
Il nome si presenta sempre etimologicamente intatto, benché si presenti nelle varie regioni variamente volgarizzato: Floriano, Floreano, Florian, Fiorano.




Questo testo, dattiloscritto in origine, redatto quasi sicuramente da don Giampiero Brazzelli, parroco di Verderio Superiore dal 1957 al 1985, è conservato presso l'Archivio Parrocchiale di Verderio Sup. 
L'immagine di San Floriano, intento a spegnere un incendio, dipinta su vetro, larga 17 cm e alta 27, è mia. L'ho ricevuta in dono da una cara signora, ora defunta, di cui ho un bellissimo ricordo. M.B.

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