Guanzate (Co) 18 settembre 1943: "altro dei miei cugini, Francesco Rimoldi, fu catturato durante un rastrellamento. Fu portato a Curtatone, vicino a Mantova. Qui fu disgraziatamente trovato il cadavere di un tedesco e fu perciò decisa la fucilazione di nove militari rastrellati e del loro cappellano. Fra questi ci fu anche Francesco. Prima di eseguire la condanna i ragazzi vennero malmenati e seviziati. Il padre di uno di loro, salito su un'altura, riuscì ad assistere alla drammatica scena. Lo strazio lo fece uscire di testa ma a distanza di qualche anno, dopo essersi curato, fu in grado di indicare il luogo esatto dell'esecuzione. Nel 1945 i corpi furono disseppelliti ed ebbero degna sepoltura. Quello di mio cugino è tuttora nel cimitero di Guanzate".
Questa risposta alla domanda: "quale impatto ha avuto la guerra sulla sua vita di ragazza e di Suora?" fu proposta la sera del 18 dicembre del 2008 a Suor Emerenziana Molteni (nel secolo Angela) nata a Guanzate nel 1924, delle "Operaie della Santa Casa di Nazareth" e fa parte delle numerose "testimonianze orali" raccolte nella tesi di laurea di Paola Galuppini sulle "Religiose bresciane tra guerra e Resistenza" col Professor Giorgio Vecchio all'Università di Parma (aa 2008-2009).
La vivida testimonianza di suor Emerenziana potrà offrire qualche ulteriore spunto alle ricerche, come pure a livello della storia locale di Rogeno (Lc), con le sue due vittime, il lavoro significativo di Roberta Frigerio "Rogeno e il suo territorio 1943-1945" voluto dall'Amministrazione comunale e pubblicato da Cattaneo, Lecco 2006.
Domenica 19 settembre del '43 quando l'armistizio era appena conosciuto dagli italiani, dieci militari caddero per la ferocia nazifascista nella valletta dell’Aldriga in riva al Lago Superiore nel comune di Curtatone (Mn).
1. Arisi Giuseppe, 10/10/1912, 31 anni, n. Brignano Gera d’Adda (Bg)
2. Bianchi Giuseppe, 21/01/1916, 27 anni, n. Caravaggio (Bg)
3. Binda Luigi, 28/10/1923, 20 anni, n. Rogeno (Lc)
4. Colombi Mario, 29/09/1916, 27 anni, n. Salerano sul Lambro (Lo)
5. Colombo Bruno, 24/01/1916, 27 anni, n. Lurago d’Erba (Co)
6. Corradini Mario, 17/03/192, 19 anni, n. Canneto sull’Oglio (Mn)
7. Corti Angelo, 19/06/1908, 35 anni, n. Rogeno (Lc)
8. Passoni Attilio, 21/02/1924, 19 anni, n. Monza (M B)
9. Pecchenini Luigi, 22/02/1924, 19 anni, n. Pagazzano (Bg)
10. Rimoldi Francesco, 27/01/1924, 19 anni, n. Guanzate (Co).
Come si può vedere, anche se le province attuali sono più numerose di quelle dell’epoca, questi dieci giovani rappresentano quasi mezza Lombardia: storie ed età diverse e purtroppo, stando alle commemorazioni dell'80°, poco ricordate.
Qui la sintesi che nella bibliografia non poteva comprendere il nuovo libro che di seguito andiamo a presentare
https://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/Episodio_di_Curtatone.pdf
Una feroce rappresaglia, tra le prime delle tante che insanguinarono l’Italia fino all’aprile del 1945, si svolse di nascosto in un terreno quasi paludoso anche se pochi terrorizzati, richiamati dagli spari, riuscirono a vedere qualcosa.
Carlo Benfatti ha ripercorso gli eventi e il contesto di quei drammatici giorni, grazie a una lunga ricerca di documenti disponibili soprattutto d'archivi militari, e alle voci dei testimoni. Nel volume, che offre una ricca documentazione fotografica, troviamo anche la memoria popolare del tragico evento, con le celebrazioni che negli anni hanno accompagnato la ricorrenza ma non solo: anche poesie, canzoni, e addirittura un docufilm contribuiscono a tenere vivo un ricordo doloroso ma fondamentale del Novecento.
La pubblicazione è stata meritoriamente patrocinata dagli Enti Locali Provincia e Comune di Mantova oltre che città di Curtatone, assieme ad ANPI, Associazione Mutilati e invalidi e Istituto di storia contemporanea sempre mantovani. Notando il fatto che la sola vittima di Canneto sull’Oglio fosse mantovana, dovremmo concludere che la memoria dei più sia stata persa? Speriamo di no e per questo ci permettiamo di guardare alle prossime agende.
Per la collocazione del cippo di Memoria di questi dieci martiri conviene guardare ai prossimi 19 settembre di sabato del 2026 e della domenica del 2027 in quanto il Comune dove si svolse la strage non ebbe caduti per cui si attiene alla doverosa cerimonia fissa sulla data del 19 settembre.
Per comodità indichiamo il punto esatto del monumento che non corrisponde al luogo delle fucilazioni
facendo presente che non è possibile fermarsi al bordo della trafficatissima SS10 e, nemmeno, attraversare a piedi se non a 200 e passa metri di distanza. Complesso molto noto che si raggiunge da quella strada è l'Antichissimo Santuario della Beata Vergine delle Grazie, divenuto meta internazionale da 50 anni dei "madonnari", comunemente quanto erroneamente associato al capoluogo. Altro e ben più grande monumento nelle vicinanze, degno di considerazione, è quello nazionale ai caduti delle guerre d'Indipendenza con le indicazioni delle diverse università italiane dalle cui aule erano partiti i giovani volontari.
Importante sarebbe fare le commemorazioni nei singoli paesi e città. IL sito web del comune di Cinisello Balsamo contiene la storia di Luigi Pecchenini che vi si era trasferito. A Monza solo lo scorso anno colsi l'occasione per presentare il libro in biblioteca e fummo confortati dalla presenza di un pronipote di Attilio Passoni.
Il professor Benfatti accoglie gentilmente e volentieri fa da guida fino alla riva paludosa della valletta dell'eccidio |
Carlo Benfatti, "I Martiri dell'Aldriga - Storia e memorie di un eccidio nazista"
Sometti, Mantova 2023, pp. 208 | cm 15x21 illustrato
euro 15,00
978-88-7495-897-9
Claudio Consonni - claudio@consonni.info
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