Ritratto di Nemesio Gnecchi eseguito da Antonio Bignoli, facente parte della Quadreria della Società degli Artisti e Patriotttica di Milano (Vedi libro edito dalla Soc. Patriottica per i tipi della Arti Grafiche Pizzi & Pizio, Milano, 1925 - Tavola XLI).
Questo ritratto, dopo lo scioglimento della Società, non fu più ritrovato e pertanto, in attesa del suo ritrovamento, attualmente risulta disperso. Nemesio Gnecchi, artista e patriota milanese, insieme a un gruppo di patrioti (Luigi Torelli, Scipione Battaggia e Giuseppe Maria Dunant), portò al Duomo il tricolore per issarlo su una guglia durante le Cinque Giornate di Milano. (L’episodio è tratto dalle Memorie di Carlo Cattaneo, in “Radetzki a Milano” di Franco Fucci – Ed. Mursia – 1997).
La Società degli Artisti e Patriottica è nata a Milano nel 1776 sotto il Governo di Maria Teresa ed aveva sede gratuita nel palazzo di Brera. Nel 1796 fu sciolta dal Governo repubblicano Francese.
Risorse nel 1808 con sede in palazzo Durini e, non potendo mantenere il nome di Patriottica per ragioni politiche, assunse il nome di Società d’Incoraggiamento.
Subito dopo le Cinque Giornate di Milano, nell’aprile del 1848 riprese il nome di Patriottica.
Nel 1864 la Società assunse la fisionomia di ritrovo per conversazioni e intrattenimento, per lo studio delle lettere, delle scienze, delle arti e della politica e trasferì la sede in Via S. Giuseppe.
Nel 1875 la Società Milanese degli Artisti, che aveva la sua sede in via dei Bigli, si fuse con la Patriottica che avrà oltre 1000 soci (nel 1925).
La Società possedeva un importante cimelio: la bandiera nata nelle giornate del ’48, trafugata dal socio Angelo Grossi, poi deputato e senatore, e nascosta alle ripetute perquisizioni austriache sotto un pavimento fino al 1859, quando fu restituita all’Associazione nel giorno dell’ingresso in Milano di Vittorio Emanuele II°. (Tale bandiera è oggi conservata al Museo del Risorgimento di Milano)
La Società degli Artisti portò nella nuova Società una notevole raccolta di quadri dei più importanti pittori dell’epoca tra i quali (Hayez, Induno, Signorini e molti altri.).
Tale raccolta, dal 1875 andò arricchendosi da una ininterrotta produzione di ritratti dei soci.
La serie dei ritratti ebbe un’origine impensata essendo frutto della nobile consuetudine di vicendevolmente ritrattarsi tra soci e di donare i ritratti al sodalizio. Così nacque la Quadreria.
Il ritratti di Nemesio Gnecchi, insieme a molti altri pittori noti o dilettanti, fa parte di tale Quadreria.
Risorse nel 1808 con sede in palazzo Durini e, non potendo mantenere il nome di Patriottica per ragioni politiche, assunse il nome di Società d’Incoraggiamento.
Subito dopo le Cinque Giornate di Milano, nell’aprile del 1848 riprese il nome di Patriottica.
Nel 1864 la Società assunse la fisionomia di ritrovo per conversazioni e intrattenimento, per lo studio delle lettere, delle scienze, delle arti e della politica e trasferì la sede in Via S. Giuseppe.
Nel 1875 la Società Milanese degli Artisti, che aveva la sua sede in via dei Bigli, si fuse con la Patriottica che avrà oltre 1000 soci (nel 1925).
La Società possedeva un importante cimelio: la bandiera nata nelle giornate del ’48, trafugata dal socio Angelo Grossi, poi deputato e senatore, e nascosta alle ripetute perquisizioni austriache sotto un pavimento fino al 1859, quando fu restituita all’Associazione nel giorno dell’ingresso in Milano di Vittorio Emanuele II°. (Tale bandiera è oggi conservata al Museo del Risorgimento di Milano)
La Società degli Artisti portò nella nuova Società una notevole raccolta di quadri dei più importanti pittori dell’epoca tra i quali (Hayez, Induno, Signorini e molti altri.).
Tale raccolta, dal 1875 andò arricchendosi da una ininterrotta produzione di ritratti dei soci.
La serie dei ritratti ebbe un’origine impensata essendo frutto della nobile consuetudine di vicendevolmente ritrattarsi tra soci e di donare i ritratti al sodalizio. Così nacque la Quadreria.
Il ritratti di Nemesio Gnecchi, insieme a molti altri pittori noti o dilettanti, fa parte di tale Quadreria.
Carlo Gnecchi Ruscone
Inzago, 8 aprile 2011
Un altro articolo del signor Carlo Gnecchi Ruscone su Nemesio Gnecchi è stato pubblicato su questo blog il 25 marzo 2011. Lo potete trovare sotto l'etichetta "150° Unità d'Italia". M.B.
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