venerdì 6 maggio 2011

METEREOLOGIA DELL'OTTOCENTO - EFFEMERIDE PRIVATA DI DON ALESSANDRO VILLA a cura di Maria Fresoli

Dicembre 1875 - Osservazioni generali.
In quest'anno non vi fu grandine mai: coppa di frutti segnatamente di pesche. Raccolto copioso di galette e di melone. In alcuni terreni fallì in parte il frumento, principalmente tardivo. La vendemmia proruppe con impeto e a memoria d'uomini non vi fu mai così rapido e copioso getto di foglia di gelso. Non mai a memoria d'uomini vi fu così confortato ed inafiato da frequenti e copiose piogge. Fu caldo, talora fervorissimo l'agosto.




Dicembre 1876: osservazioni generali.
Anno meschino per ogni raccolto, tranne il frumento che fu abbondante, anzi che no. Per i  frutti il contrapposto del precedente, cioè scarsissimi e immaturati. Il freddo e le stemprate piogge di maggio e giugno, paralizzarono la campagna che non poté più riaversi. Il raccolto delle galette fallì quasi totalmente e l'uva fu pochissima e cattiva. Eppure grandine nessuna. Per la vendemmia è da notarsi che la maturanda non si poté avere perfetta, quantunque si prorogasse il coglierla a mezzo ottobre.

Settembre 1878 - Tempo bello fin quasi a metà mese, diventò poi rotto , piovviginoso e fradicio. Poca l'uva e pronta a marcire.



Maggio 1879 - In felicissimo di straordinarie piogge con danni gravissimi della foglia. Lasciò tutta la campagna rattrappita e raggrinzita. Non ebbe il mese che sol 7 giorni sereni.

Giugno 1879- Dominò il caldo e riparò in parte i ritardi del mese precedente. La foglia nondimeno si sviluppò a stento e fu scarsa. Raccolta delle galette meschinissima.

28-29-30-31 agosto 1879 - Caldo soffocante e grande asciutto. Il mese in complesso caldissimo ed asciutto, quindi lagni per le mancate stoppie, ma in compenso sviluppo grandissimo della brocca dei gelsi.

  
Novembre 1879- Bellissima e splendida la prima metà del mese, anzi fino al  20, quando venne una nevicata di quasi mezzo metro, indi il tempo si alternò fra sereno e freddo.

Maggio 1880 - Benché i giorni sereni fossero pochi ed anzi le piogge abbondassero, pure le temperature sempre sostenute e alcuni giorni bellissimi e caldi, spinsero a florida vegetazione la campagna. E' notevole che i gelsi spiegassero precocemente la foglia, ma il formento e i legumi furono in ritardo.

Novembre 1882 - Bellissimi i primi dodici giorni e anche nei seguenti del mese prevalse il bello. Alla sera del 17, un tendone vermiglio infuocato in forma d'aurora boreale si vide nel cielo verso nord.

Dicembre 1882 - Cominciò rigido e a S. Ambrogio diede una bella nevicata, poi il freddo rimise, si fece un nevischio, ossia una fradicia mistura di neve e di acqua, poi si avviò al bello, interrotto da qualche nebbiolina, ma sempre mite fino alla fine.


Gennaio 1885 - Nel complesso il tempo fu bello e mite con intersecazione di qualche giorno rigido e qualche brevatina e pioggia dal 13 al 18. Eppure fu il mese degli orribili terremoti nell'Andalusia e delle disastrose frane e valanghe nell'alto Piemonte.

Maggio 1885 - Tranne gli ultimi giorni, il mese fu freddo e piovoso  e talvolta sì algido che la foglia dei gelsi si intristì ed anche inaridì. Si restrinse qualunque cultura de bachi e tanto che alla fine la foglia cascò.

  
Aprile 1887 - Alternò per alcuni giorni tra bello e piovoso, poi si mise al freddo quasi invernale. Anche quest'anno si sentì il solito lamento delle stagioni spostate, ma quanto valga, vedi tra gli altri le osservazioni del Leopardi, che la chiama una vecchia canzone.

Giugno 1887 -  I giorni sereni e caldi che dal 3 del mese continuarono fino al 26. Si vedeva uno straordinario slancio alla campagna, foglia in abbondanza, inaspettata; frumento alzatosi quasi al volo. Fu quasi un miracolo di natura.

Archivio Parrocchiale di Robbiate




Le immagini sono tratte da diapositive scattate a Verderio Superiore nell'estate del 1987. M.B.

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