In quest'anno non vi fu grandine mai: coppa di frutti segnatamente di pesche. Raccolto copioso di galette e di melone. In alcuni terreni fallì in parte il frumento, principalmente tardivo. La vendemmia proruppe con impeto e a memoria d'uomini non vi fu mai così rapido e copioso getto di foglia di gelso. Non mai a memoria d'uomini vi fu così confortato ed inafiato da frequenti e copiose piogge. Fu caldo, talora fervorissimo l'agosto.
Dicembre 1876: osservazioni generali.
Anno meschino per ogni raccolto, tranne il frumento che fu abbondante, anzi che no. Per i frutti il contrapposto del precedente, cioè scarsissimi e immaturati. Il freddo e le stemprate piogge di maggio e giugno, paralizzarono la campagna che non poté più riaversi. Il raccolto delle galette fallì quasi totalmente e l'uva fu pochissima e cattiva. Eppure grandine nessuna. Per la vendemmia è da notarsi che la maturanda non si poté avere perfetta, quantunque si prorogasse il coglierla a mezzo ottobre.
Settembre 1878 - Tempo bello fin quasi a metà mese, diventò poi rotto , piovviginoso e fradicio. Poca l'uva e pronta a marcire.
Maggio 1879 - In felicissimo di straordinarie piogge con danni gravissimi della foglia. Lasciò tutta la campagna rattrappita e raggrinzita. Non ebbe il mese che sol 7 giorni sereni.
Giugno 1879- Dominò il caldo e riparò in parte i ritardi del mese precedente. La foglia nondimeno si sviluppò a stento e fu scarsa. Raccolta delle galette meschinissima.
28-29-30-31 agosto 1879 - Caldo soffocante e grande asciutto. Il mese in complesso caldissimo ed asciutto, quindi lagni per le mancate stoppie, ma in compenso sviluppo grandissimo della brocca dei gelsi.
Maggio 1880 - Benché i giorni sereni fossero pochi ed anzi le piogge abbondassero, pure le temperature sempre sostenute e alcuni giorni bellissimi e caldi, spinsero a florida vegetazione la campagna. E' notevole che i gelsi spiegassero precocemente la foglia, ma il formento e i legumi furono in ritardo.
Novembre 1882 - Bellissimi i primi dodici giorni e anche nei seguenti del mese prevalse il bello. Alla sera del 17, un tendone vermiglio infuocato in forma d'aurora boreale si vide nel cielo verso nord.
Dicembre 1882 - Cominciò rigido e a S. Ambrogio diede una bella nevicata, poi il freddo rimise, si fece un nevischio, ossia una fradicia mistura di neve e di acqua, poi si avviò al bello, interrotto da qualche nebbiolina, ma sempre mite fino alla fine.
Gennaio 1885 - Nel complesso il tempo fu bello e mite con intersecazione di qualche giorno rigido e qualche brevatina e pioggia dal 13 al 18. Eppure fu il mese degli orribili terremoti nell'Andalusia e delle disastrose frane e valanghe nell'alto Piemonte.
Maggio 1885 - Tranne gli ultimi giorni, il mese fu freddo e piovoso e talvolta sì algido che la foglia dei gelsi si intristì ed anche inaridì. Si restrinse qualunque cultura de bachi e tanto che alla fine la foglia cascò.
Giugno 1887 - I giorni sereni e caldi che dal 3 del mese continuarono fino al 26. Si vedeva uno straordinario slancio alla campagna, foglia in abbondanza, inaspettata; frumento alzatosi quasi al volo. Fu quasi un miracolo di natura.
Archivio Parrocchiale di Robbiate
Le immagini sono tratte da diapositive scattate a Verderio Superiore nell'estate del 1987. M.B.
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