Allo scopo di aiutare i viticoltori della Brianza nella scelta dei vitigni più adatti ai terreni e al clima del territorio, e avendo come obiettivo quello di “porre la Brianza fra le migliori zone vinifere”, nel 1876 il Consorzio Agrario Brianteo organizzò un’esposizione di uva da vino.
All’iniziativa, che si svolse il 2 e 3 ottobre presso il Collegio Alessandro Manzoni di Merate parteciparono trenta viticoltori del meratese, compresi i fratelli Gnecchi Ruscone (1) che presentarono 14 qualità di uva, coltivate in loro terreni di Verderio Superiore e Montevecchia.
TABELLA 1: le qualità di uva presentate dai fratelli Gnecchi Ruscone
Fra tutte le qualità di uve esposte, 227, la commissione incaricata di organizzare l’esposizione ne riconobbe 52 come “varietà speciali”. Nove delle quattordici presentate dagli Gnecchi, rientravano in questa categoria: Chassellas rossa, Pinot nera, Rosa rossa coltivate a Verderio Superiore; Bressana nera, Botascera (o Marcellana), Inzaga nera, Piona rossa, Barbasina bianca, Trebbiana bianca coltivate a Montevecchia.
Dopo le analisi chimiche per determinare i quantitativi di glucosio e di acidi, la Chassellas rossa e la Pinot nera dei fratelli Gnecchi risultarono essere le miglior fra le uve esposte dello stesso tipo.
TABELLA 2: le caratteristiche delle due uve degli Gnecchi risultate le migliori fra quelle della presentate della loro qualità.
Al termine dell’esposizione, che aveva avuto un buon risultato come numero di partecipanti, la commissione espresse un severo giudizio sullo stato della viticoltura nella porzione di Brianza considerata. Essa riteneva infatti che il commercio del vino languisse “non per difetto delle condizioni inerenti la natura del luogo, ma per mancanza della buona materia prima” e giudicava di “cattivissima qualità” i vitigni che erano maggiomente usati: Inzaga, Guarnazza, Vernaccia, Casca, Cagna, Piona.
La relazione redatta dalla Commissione fu pubblicata nel 1877 nel libro “Lezioni d’Enologia tenute dal dott. Antonio Lolli in Merate nell’autunno del 1876 e stampate per cura del Consorzio Agraraio Bianteo” (2)
NOTA
(1) Carlo (1816 - 1886) e Giuseppe(1817 - 1893) Gnecchi Ruscone.
(2) L’ opera , già citata in questo blog da Maria Fresoli, nell’articolo intitolato “Il vino del Monterobbio”, fu pubblicata a Merate nel 1877 dalla Topografia Biantea. Recentemente, 2005, è stata ristampata dalla Libreia Zappa, anch’essa di Merate.
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Buongiorno,
RispondiEliminasono uno studente di enologia e viticoltura e sto cercando materiale per la mia tesi magistrale che riguarderà anche la riqualificazione della viticoltura in Alta Brianza. Grazie per il prezioso materiale che ha citato. Sto cercando di recuperare il libro sopracitato “Lezioni d’Enologia tenute dal dott. Antonio Lolli in Merate nell’autunno del 1876 e stampate per cura del Consorzio Agraraio Bianteo” ma senza successo... Lei saprebbe aiutarmi?
Grazie in anticipo
Giovanni