Questa è la storia breve, ma significativa almeno per chi l'ha vissuta, di un gruppo naturalistico spontaneo - molto spontaneo - che ha operato a Verderio Superiore tra il 1996 e la prima metà del 2000: il "Bachetin", dal nome di una "foppa", piccolo laghetto, esistito, come diversi altri, fino a qualche decennio fa nei pressi della cascina Fuggitiva.
Il "Bachetin" era un gruppo minuscolo, molto variabile nella sua composizione. Aveva però un "capo" entusiasta e molto determinato: Francesco Agostoni.
L'idea di costituirlo nacque una sera, dopo che l'Assemblea del Parco Adda Nord aveva accolto la proposta dell'Amministrazione Comunale di inserire una parte del territorio di Verderio
Superiore nel parco: una vittoria per tutti quelli che avevano caldeggiato questa scelta. Si pensò allora di dover fare qualcosa per migliorare, dal punto di vista naturalistico, la zona interessata e si individuarono due obbiettivi:
- migliorare la qualità dell'unico bosco presente sul territorio comunale, quello che fa parte dell'Azienda Agricola ai Boschi
- recuperare il solo stagno rimasto, la "Fopa de mut", situata al confine con Porto d'Adda sull'area di una vecchia fornace.
Si iniziò con il primo obbiettivo, anche per la disponibilità dimostrata dai proprietari del bosco. Il secondo rimarrà solo alla fase di "idea".
Il progetto di migliorare il bosco consisteva nell'abbattere un certo numero di robinie, il tipo di pianta di gran lunga prevalente, per sostituirle con alberi di altra specie e ottenere così un bosco più ricco di varietà.
Il compito di tagliare gli alberi era svolto da persone adulte nel periodo consentito, da metà ottobre a fine marzo. Alla piantumazione era invece dedicata una domenica di primavera ed era svolta da bambini delle scuole elementari e dalle loro famiglie.
Un'altra domenica dell'anno, in autunno, aperta anch'essa ai bambini e alle famiglie, era solitamente dedicata alla conoscenza dell'ambiente locale, ad attività naturalistiche o al gioco.
Queste giornate di lavoro e di festa finivano sempre con un pranzo alla Cascina Fuggitiva, conosciuta anche come Cascina del Bachetin, che il gruppo considerava sua sede naturale. In tutte queste occasioni fu sempre molto simpatica l'accoglienza da parte degli abitanti.
L'attività del "Bachetin", che per tutta la durata della sua vita ha mantenuto la natura di gruppo informale autofinanziato, è cessata quando Francesco Agostoni si è trasferito con la famiglia in Toscana: purtroppo le persone rimaste non hanno avuto abbastanza forza e convinzione per andare avanti.
Cosa resta del "Bachetin"? Il ricordo, le fotografie e una parte dei circa 400 alberelli piantati negli anni di attività.
Le foto che accompagnano questo servizio risalgono al 27 ottobre 1996, prima attività pubblica del Bachetin: un itinerario che, partendo dal centro paese, attraverso l'Azienda Agricola Boschi portava al bosco, alla Foppa de Mut e, infine, alla cascina Fuggitiva per la festa finale.
Il "Bachetin" era un gruppo minuscolo, molto variabile nella sua composizione. Aveva però un "capo" entusiasta e molto determinato: Francesco Agostoni.
L'idea di costituirlo nacque una sera, dopo che l'Assemblea del Parco Adda Nord aveva accolto la proposta dell'Amministrazione Comunale di inserire una parte del territorio di Verderio
Superiore nel parco: una vittoria per tutti quelli che avevano caldeggiato questa scelta. Si pensò allora di dover fare qualcosa per migliorare, dal punto di vista naturalistico, la zona interessata e si individuarono due obbiettivi:
- migliorare la qualità dell'unico bosco presente sul territorio comunale, quello che fa parte dell'Azienda Agricola ai Boschi
- recuperare il solo stagno rimasto, la "Fopa de mut", situata al confine con Porto d'Adda sull'area di una vecchia fornace.
Si iniziò con il primo obbiettivo, anche per la disponibilità dimostrata dai proprietari del bosco. Il secondo rimarrà solo alla fase di "idea".
Il progetto di migliorare il bosco consisteva nell'abbattere un certo numero di robinie, il tipo di pianta di gran lunga prevalente, per sostituirle con alberi di altra specie e ottenere così un bosco più ricco di varietà.
Il compito di tagliare gli alberi era svolto da persone adulte nel periodo consentito, da metà ottobre a fine marzo. Alla piantumazione era invece dedicata una domenica di primavera ed era svolta da bambini delle scuole elementari e dalle loro famiglie.
Un'altra domenica dell'anno, in autunno, aperta anch'essa ai bambini e alle famiglie, era solitamente dedicata alla conoscenza dell'ambiente locale, ad attività naturalistiche o al gioco.
Queste giornate di lavoro e di festa finivano sempre con un pranzo alla Cascina Fuggitiva, conosciuta anche come Cascina del Bachetin, che il gruppo considerava sua sede naturale. In tutte queste occasioni fu sempre molto simpatica l'accoglienza da parte degli abitanti.
L'attività del "Bachetin", che per tutta la durata della sua vita ha mantenuto la natura di gruppo informale autofinanziato, è cessata quando Francesco Agostoni si è trasferito con la famiglia in Toscana: purtroppo le persone rimaste non hanno avuto abbastanza forza e convinzione per andare avanti.
Cosa resta del "Bachetin"? Il ricordo, le fotografie e una parte dei circa 400 alberelli piantati negli anni di attività.
Le foto che accompagnano questo servizio risalgono al 27 ottobre 1996, prima attività pubblica del Bachetin: un itinerario che, partendo dal centro paese, attraverso l'Azienda Agricola Boschi portava al bosco, alla Foppa de Mut e, infine, alla cascina Fuggitiva per la festa finale.
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