martedì 5 maggio 2020

LA FOCACCIA DI PATATE PREPARATA DA GIOVANNA di Marco Bartesaghi

Questa è una ricetta che Giovanna faceva spesso quando in casa con noi c'erano ancora le nostre figlie. Non mancava mai fra i viveri del primo giorno di vacanza, da mangiare durante il viaggio, naturalmente quando in vacanza venivano anche loro. Poi la ricetta è stata dimenticata e c'è voluto il lookdown  e un bel mazzo di fiori per convincerla a riesumarla.

Ricetta della focaccia di patate

Era una ricetta della signora Giuseppina, la mamma di nostra cognata Elisabetta che l'aveva ricopiata per noi su questo foglietto.

Quando Giovanna l'ha preparata, ho guardato e preso  appunti.






Intanto che le patate cuociono, si prepara il lievito, sciogliendolo in un po' d'acqua e mischiandolo con un cucchiaio di farina.




Si schiacciano le patate, ancora calde, nel mezzo della “montagnetta” di farina ...




 e si aggiunge il lievito.


Si impasta il tutto fino a raggiungere la giusta consistenza. Ho provato tante volte, ma non sono mai riuscito, a farmi spiegare da Giovanna come si faccia a capire di aver raggiunto “la giusta consistenza”: quando è giusta è giusta, punto. 

N.B. Nel quarto riquadro di questa immagine, vicino alla ciotola con l'impasto, il mazzo di fiori con cui l'ho convinta a farmi la focaccia.




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Si copre, con un  un asciuga piatti, la ciotola con l'impasto e lo si lascia lievitare per circa un'ora. Intanto si preparano i formaggi (in questo caso mozzarella e scamorza) e il prosciutto cotto,




si spolverano di farina tavolo e  mattarello e si unge di olio la teglia. 






Finita l'ora di lievitazione, con il mattarello si “tira” metà dell'impasto e lo si stende sulla teglia;




 si dispongono, con una certa regolarità, le fette di prosciutto e quelle di formaggio e …


dopo aver “tirato” anche l'altra metà dell'impasto, si ricopre la focaccia , badando di chiudere bene i bordi …

 
un po' di sale, poco, e di olio sulla superfice superiore e …




finalmente si inforna. È molto meglio mangiarla appena sfornata, ma anche il giorno dopo, riscaldata, è buona.

 MATTARELLO E SCHIACCIAPATATE

Due attrezzi hanno fatto la loro parte nella preparazione della focaccia: il mattarello e lo schiacciapatate.

Il primo, molto semplice, penso che  tutti lo conoscono, anche grazie alle vignette con la  moglie che insegue il marito e ad alcuni personaggi degli spettacoli di burattini, come il bolognese Fagiolino.

 mattarello

 ***

Lo schiacciapatate è più complesso.

 
schiacciapatate

 
Il nostro, vecchiotto, è in alluminio e composto da due parti: i manici





 e il serbatoio, dai cui buchi schizzano i vermicelli di patate pressate. Affascinante


 

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