domenica 20 ottobre 2013

LA MADONNA DI "LA SALETTE" A VERDERIO SUPERIORE E CAGLIO di Beniamino Colnaghi

Comune di La Salette-Fallavaux. Diocesi di Grenoble. Alpi francesi. Nel primo pomeriggio del 19 settembre 1846, due pastorelli, Melania Calvat e Massimino Giraud, stanno pascolando alcune mucche sugli alpeggi del monte Planeau, a circa 1800 metri di altitudine, quando scorgono un globo di luce. In quello splendore quasi accecante vedono una donna seduta con i gomiti sulle ginocchia e il volto nascosto tra le mani. La Signora li chiama a sé e, in lacrime, affida loro il suo messaggio, prima in lingua francese e poi in dialetto provenzale per farsi capire meglio, dato che i due ragazzini sono analfabeti.
Monsignor Filiberto de Brouillard, vescovo di Grenoble, cinque anni più tardi dichiarò l’apparizione “indubitabile e certa” ed approvò, di conseguenza, il testo del messaggio, affermando che ai due pastorelli fu affidato dalla Madonna un “segreto” ciascuno. I documenti sui quali vennero trascritti i testi dei racconti e i due “segreti” furono consegnati a Roma a papa Pio IX. Attualmente sono conservati negli archivi della Congregazione della Fede.




 

Statua della Madonna con i due veggenti sul monte Planeau, ove avvenne l'apparizione (Fonte Giulio Oggioni).


La Madonna apparsa a La Salette venne definita la “Madonna dei contadini” perché apparve vestita da contadina, perché scelse due ragazzini umili intenti a sorvegliare due mandrie di mucche e perché comunicò gran parte del messaggio nel dialetto del luogo. Da quanto sopraesposto si può comprendere perché in alcune località d’Italia la Madonna di La Salette sia stata invocata come la “Madonna dei contadini”, ossia Colei che si interessava della vita e dei problemi di chi viveva e lavorava la terra.
Il culto mariano si esprimeva attraverso la raffigurazione della Madonna che recava sul capo la corona formata da spighe di grano intrecciate e la realizzazione di statue, cappelle o edicole all’interno delle cascine o lungo i viottoli dei piccoli nuclei storici di campagna.

Per questi motivi, e probabilmente per altri che non conosciamo, venne dedicata alla Madonna di La Salette una cascina a Verderio Superiore, Brianza lecchese, e un’edicola sacra a Caglio, alta Valassina, provincia di Como....


Beniamino Colnaghi

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