giovedì 10 ottobre 2013

A PADERNO D'ADDA TRE ALTARI DELLA VECCHIA CHIESA DI SAN FLORIANO DI VERDERIO SUPERIORE di Marco Bartesaghi

Chiesa della Visitazione, o chiesetta degli alpini
Un brano del Liber Cronicus della parrocchia di Paderno d'Adda, redatto nel 1912 dall'allora parroco , è intitolato "Il nuovo altare della Chiesina dei Morti", indicando con questo nome il piccolo edificio sacro che si trova nei pressi del ponte di Paderno, all'imbocco della ripida discesa che porta al fiume Adda.



Il testo del "Cronicus" racconta che in quel anno la chiesina ebbe un nuovo altare essendo il precedente non abbastanza decoroso per un luogo sacro così caro alla popolazione.
Il parroco dice anche che il nuovo altare era stato comprato qualche anno prima dal suo predecessore, don Caspani, dalla Fabbriceria Parrocchiale di Verderio Superiore e che proveniva dalla chiesa del paese che aveva cessato le sue funzioni dopo la costruzione, nel 1902, di quella nuova.




Cappella del Cimitero di Paderno d'Adda             

Insieme ad esso, la Parrocchia di Paderno aveva acquistato da quella di Verderio Sup. altri due altari. Uno fu destinato alla Cappella del Cimitero, inaugurato nel giorno dei morti del 1912.









Chiesa parrocchiale di Paderno d'Adda              


L'altro  fu utilizzato nella chiesa parrocchiale, per la Cappella dedicata a san Massimo.




Prima di presentare le immagini dei tre altari sono necessarie alcune considerazioni
Questo breve testo ci dice dove andarono a finire i tre altari del'antica parrocchiale di San Floriano di Verderio Superiore, subito dopo la sua dismissione, nei primi anni del novecento. Però non ci può dire, ovviamente, se quella destinazione sia stata mantenuta fino ad oggi.
È plausibile che sia così, ma per averne la certezza bisognerebbe essere in possesso di una loro descrizione originale, di cui finora non siamo a conoscenza.
È giusto quindi affermare che le immagini che seguono rappresentano "molto probabilmente" gli altari della vecchia chiesa parrocchiale di Verderio Superiore. Dopo questa "prudente" precisazione, passiamo alle immagini.



GLI ALTARI

L'ALTARE DELLA CHIESA DELLA VISITAZIONE





L'ALTARE DELLA CAPPELLA DEL CIMITERO










L'ALTARE DELLA CAPPELLA DI SAN MASSIMO NELLA CHIESA PARROCCHIALE DI PADERNO D'ADDA











La qualità artistica di quest'ultimo altare e la maggior rilevanza del luogo che lo accoglie - la cappella di San Massimo della chiesa parrocchiale - fanno a supporre che dei tre questo sia stato l'altare maggiore della vecchia chiesa di Verderio Sup., che , secondo un documento conservato nell'archivio parrocchiale, era stato acquistato nel 1813.
Anche in questo caso però, la mancanza di una descrizioni non permette un'identificazione certa.


I DOCUMENTI

Il primo documento di cui si parla in questo articolo è un brano del Liber Cronicus della parrocchia di Paderno d'Adda, conservato in Archivio Parrocchiale di Paderno d'Adda.






TRASCRIZIONE

Il Nuovo altare nella Chiesina
dei Morti

A dir vero l'altare di questa Chiesetta alla quale la popolazione ha molta divozione era, se non indecorosa, meno accetta all'amore del bello che aveva il parroco Caspani. Già da anni aveva comperato dalla vecchia Chiesa di Verderio Superiore tre altari, come ho già detto altrove: uno servì per la cappella di S. Massimo nella Chiesa parrocchiale; un secondo per la Cappella del Cimitero, sul quale si celebrò la prima volta il giorno dei morti di quest'anno 1912; ne rimaneva un terzo e fu collocato in questa chiesina al posto del primo. In questa occasione si ristaurò il presbiterio. Sopra il quadro che forma la palla (sic) dell'altare: la polvere, l'umidità però avevano nascosto le bellezze. Fatto esaminare da intagliatori bergamaschi in esso riscontrarono una mano se non di un artista però di un operaio non da sprezzarsi. Bastò questo perché il parroco si invogliò di rimodernarlo: a Bergamo viene corretto in qualche parte dalla ditta Ghislandi.
Se avessimo trovato un posto adatto nella Chiesa parrocchiale lo avremmo posto in venerazione in questo luogo, ma non essendovene si decide di trasportarlo ancora alla Chiesina dei Morti.


Il secondo documentoriguarda l'acquisto, nel 1832, di un nuovo altar maggiore per la chiesa parrocchiale di verderio Superiore. E' conservato in Archivio Parrocchiale, titolo VI° Chiese e Luoghi Sacri, cl.1 Parrocchiale, Cart 1°, fasc. 1/1, Antica.


A destra PRIMA PARTE; a destra TERZA PARTE

SECONDA PARTE  

TRASCRIZIONE

PRIMA PARTE

A sua eccellenza
il Sig. Conte Senatore
Ministro per il Culto
dalli
Fabbricieri ed Amministratori Bonifacio Brambilla ed Angelo Spada della Parrocchia di San Floriano di Verderio Superiore, cantone di Merate, Dipart.o del Lario, che per le entro esposte circostanze addomandano che venga accordato il permesso di poter fare un uovo Altare maggiore nella suddetta sua Chiesa Parrocchiale.

SECONDA PARTE

A Sua Eccellenza
Il Sig. Conte Senatore Ministro per il Culto

  I sottoscritti fabbricieri della Parrocchia di San Floriano di Verderio Superiore, Cantone di Merate, Dipartimento del Lario abbisognano di fare nella suddetta Chiesa Parrocchiale un nuovo Altare Maggiore di marmo stante che quello che tutt'ora esiste  oltre ad essere assai piccolo di quello che abbisogna trovasi inoltre in uno sttao assai esoso e rovinato.
Supplicano pertanto li sottoscritti suddetti dalla conosciuta bontà dell'Eccellenza Vostra voglia degnarsi accordarli il permesso per il nuovo Altare facendo nello stesso tempo presente che le spese che si faranno per tale Fabbrica che si riterranno parte cogl'avvanzi della chiesa, parte coll'elemosina e parte colle offerte obblatorie.
Nella lusinga di essere esauditi si danno l'onore di rassegnarsi colla più distinta stima e venerazione.
Bonifacio Brambilla Amt.e
Angelo Spada Amt.e

TERZA PARTE
n. 5438 Div.e Ia
Milano li 19 Giug.1813
Si permette ai ricorrenti di procedere all'appalto del nuovo altare con artista beneviso e garante il quale non esiga obbligazione della Chiesa sopra il suo patrimonio, ma si accontenti di ottenere il pagamento sugli avanzi delle vendite correnti e sulle obblazioni che procuravansi dai fabbricieri all'intento.
In mancanza del Ministro per il Culto
Il Segretario generale

Marco Bartesaghi


 

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