"Sorrisi infantili" è un libretto edito nel 1904 dalla "Casa editrice milanese E. Trevisini di Luigi Trevisini", un'azienda nata nel 1859 e ancora esistente: 63 pagine, di "prose rimate", come le definisce l'autrice, Luigina Gerosa Rusconi, direttrice dell'asilo infantile Umberto I di Lecco.
Il piccolo volume è diviso in sei parti, ciascuna delle quali raggruppa i brani relativi ad un unico argomento: preghiere a Dio; inni patriottici; ginnastica ordinata ed imitativa; doni ed occupazioni froebeliane; in occasione di saggi; poesie diverse.
Un gruppo di poesiole della sezione "Preghiere a Dio" è dedicata al Natale: ne ho scelte tre da presentarvi. Non sono particolarmente belle, sono abbastanza ingenue, ma comunque mi sembra documentino bene un modo per avvicinare i bambini alla religione, all'inizio del secolo scorso. M.B.
Pel Natale
Balocchi e confetti
Natale a noi porta;
Di gioie ogni sorta
Tal giorno ci dà.
L'amico saluta
Con modo grazioso
E un detto affettuoso
Sul labbro gli sta.
Se alcuno lontano
Abbiamo parente,
Ritorna ridente
E lieti ci fa.
La mamma prepara
Un bel vestitino
Che proprio benino
Sul corpo starà.
Ma prima di tutto
C'insegna una breve
Preghiera, che lieve
Su in ciel salirà.
Ascolta tu dunque,
Divin pargoletto,
Il semplice detto;
È breve, così;
Il babbo, la mamma
Amici e parenti,
Fa tutti contenti
In questo bel dì.
Natale a noi porta;
Di gioie ogni sorta
Tal giorno ci dà.
L'amico saluta
Con modo grazioso
E un detto affettuoso
Sul labbro gli sta.
Se alcuno lontano
Abbiamo parente,
Ritorna ridente
E lieti ci fa.
La mamma prepara
Un bel vestitino
Che proprio benino
Sul corpo starà.
Ma prima di tutto
C'insegna una breve
Preghiera, che lieve
Su in ciel salirà.
Ascolta tu dunque,
Divin pargoletto,
Il semplice detto;
È breve, così;
Il babbo, la mamma
Amici e parenti,
Fa tutti contenti
In questo bel dì.
Altra*
Sei piccino, piccino, piccino;
Non ancora sai reggerti in piè,
Ed io t'amo, mio caro bambino,
perché so che del mondo sei re.
So che i bimbi ti piacciono tanto,
Che ti è caro lo stare con lor;
E che, quando ti vengono accanto,
Li ricolmi di molti favor.
Orsù dunque, gentil pargoletto,
Uno sguardo pur volgi su me;
In ricambio, gran parte d'affetto
Serberò nel mio core per te.
Il mio babbo tu rendi contento
Anche quando l'opprime il lavor;
Fa che mamma neppure un momento
Nella vita la provi il dolor.
Non ancora sai reggerti in piè,
Ed io t'amo, mio caro bambino,
perché so che del mondo sei re.
So che i bimbi ti piacciono tanto,
Che ti è caro lo stare con lor;
E che, quando ti vengono accanto,
Li ricolmi di molti favor.
Orsù dunque, gentil pargoletto,
Uno sguardo pur volgi su me;
In ricambio, gran parte d'affetto
Serberò nel mio core per te.
Il mio babbo tu rendi contento
Anche quando l'opprime il lavor;
Fa che mamma neppure un momento
Nella vita la provi il dolor.
Altra
Le labbra son dischiuse
Da poco alla parola;
Però una prece sola
Sapemmo già imparar;
E a te, caro Bambino,
Oggi la recitiamo
Perché sicuri siamo
Che ascolto ci sai dar.
Il babbo, la mammina,
Tutti i benefattori,
Ricolma di favori,
Fa lieti in questo dì.
E noi, per ringraziarti,
Le mani giungeremo
E un bacio manderemo
A te, proprio così. (bacio)
Da poco alla parola;
Però una prece sola
Sapemmo già imparar;
E a te, caro Bambino,
Oggi la recitiamo
Perché sicuri siamo
Che ascolto ci sai dar.
Il babbo, la mammina,
Tutti i benefattori,
Ricolma di favori,
Fa lieti in questo dì.
E noi, per ringraziarti,
Le mani giungeremo
E un bacio manderemo
A te, proprio così. (bacio)
* Nel libro la parola "altra" è stata utilizzata dall'autrice per staccare poesie successive inerenti allo stesso tema.
Nessun commento:
Posta un commento