I cascinotti, "casot", sono piccoli edifici, solitamente al centro di fondi agricoli, utilizzati dai contadini per mettere al riparo gli attrezzi del loro lavoro. A Verderio ce ne sono ancora diversi ma, essendo molti di essi inutilizzati, si vanno via via degradando: alcuni sono ridotto a ruderi o a cumuli di macerie, altri sono in migliori condizioni, ma comunque sofferenti. Molti sono scomparsi, soprattutto a causa dello sviluppo urbanistico.
La gran parte erano costruiti in muratura. Un altro materiale usato per la loro costruzione erano le canne.
La gran parte erano costruiti in muratura. Un altro materiale usato per la loro costruzione erano le canne.
Quello che vi propongo in queste fotografie è stato, fra i cascinotti costruiti in canne, quello che più ha resistito nel nostro paese. Sorgeva a Verderio Superiore, in un terreno compreso fra il cimitero e il prolungamento campestre della via Cesare Cantù.
E' stato distrutto da un incendio nel dicembre del 1991.
Le canne palustri usate per le costruzioni sono solitamente di due specie: Arundo phragmites (detta anche Phragmites communis) e Arundo donax.
La prima è volgarmente denominata "canna di palude" e cresce anche nei nostri laghi briantei; utilizzata per fare le arelle per gli intonaci e i soffitti.
Le canne palustri usate per le costruzioni sono solitamente di due specie: Arundo phragmites (detta anche Phragmites communis) e Arundo donax.
La prima è volgarmente denominata "canna di palude" e cresce anche nei nostri laghi briantei; utilizzata per fare le arelle per gli intonaci e i soffitti.
La seconda, a fusto più grosso, era coltivata e cresce spesso lungo i fiumi; volgarmente "canna montana".
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