La signora Karouache, originaria del Marocco, da anni abitante a Verderio Superiore, anche quest'anno ha preparato il cous cous per la festa dell'intercultura, che si è svolta a Verderio il 12 e il 13 giugno.
Dovendolo preparare pe molte persone, in questa occasione la signora ha acquistato il cous cous già pronto. Quando la quantità necessaria è minore lo prepara da sola, impastando semolino, farina e poca acqua e lavorando il prodotto fino a ridurlo a piccoli semini. Il procedimento lo vedremo un'altra volta.
Il cous cous deve essere cotto a vapore. Si usano in genere due pentole di alluminio sovrapposte: in quella sottostante si può far bollire acqua o, meglio, mettere a cuocere una delle pietanze che verrà poi servita con il cous cous. In questo caso si otterrà un sapore più intenso.
Quando è pronto il cous cous viene travasato in una marmitta e mescolato per far uscire il vapore ed asciugare.
A parte vengono cucinati i cibi da servire con il cous cous: il pollo,
i ceci cotti con cipolle e uvette,
la carne di pecora e quella di manzo,
le verdure stufate, qui non ancora preparate.
Grande la mia mami a fare il cous cous! ♥️
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