"Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; Noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d'Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861".
Sono le parole che si possono leggere nel documento della legge n. 4671 del Regno di Sardegna e valgono come proclamazione ufficiale del Regno d'Italia, che fa seguito alla seduta del 14 marzo 1861 del parlamento, nella quale è stato votato il relativo disegno di legge. E il 21 aprile 1861 quella legge diventa la n. 1 del Regno d'Italia. In circa due anni, dalla primavera del 1859 alla primavera del 1861, nacque, da un'Italia divisa in sette Stati, il nuovo regno: un percorso che parte dalla vittoria militare degli eserciti franco-piemontesi nel 1859 e dal contemporaneo progressivo sfaldarsi dei vari Stati italiani che avevano legato la loro sorte alla presenza dell'Austria nella penisola e si conclude con la proclamazione di Vittorio Emanuele II re d'Italia.
In occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, lo Stato italiano, per ricordare l'evento, ha in programma diverse celebrazioni e un programma di iniziative che si svolgeranno su tutto il territorio nazionale.
Un importante iniziativa editoriale riguarda la pubblicazione del volume "L'UNITA' D'ITALIA - 1861- 2011 - 150° ANNIVERSARIO" promossa da Collezioni Numismatiche, che raccoglie documenti inediti, immagini, incisioni che provengono da diverse collezioni, fra cui quella di Francesco Gnecchi Ruscone. L'opera intende offrire un importante contributo di divulgazione storica e di educazione civile in virtù del notevole interesse dei documenti che sono in esso presentati, dell'alto valore scientifico degli scritti pubblicati e dell'ottimo pregio editoriale che lo caratterizza.
I motivi che mi hanno indotto a porre questa iniziativa all'attenzione dei lettori di questo blog sono sostanzialmente due: in primo luogo perché ritengo che l'Unificazione d'Italia, insieme alla Resistenza ed alla Carta Costituzionale, sia stata, seppur fra mille difficoltà, boicottaggi, sommosse ed errori, uno tra gli eventi più significativi che hanno portato alla costruzione del nostro stato democratico, secondo perché il volume sopraccennato contiene preziosi documenti tratti dalla collezione di Francesco Gnecchi Ruscone, che trascorse alcuni periodi della sua vita nella villa di famiglia a Verderio.
Chi era Francesco Gnecchi? La nota biografica che accompagna questo articolo, inserita nell'opera soprarichiamata, descrive bene la sua figura e le sue opere. A me preme solo aggiungere che Francesco Gnecchi ha scritto un pezzo pregevole della storia di Verderio Superiore, perché fu sindaco a partire dal 1893 e fu colui che realizzò e donò, alla comunità locale, alcune fra le opere più belle e interessanti del nostro Comune: il palazzo municipale, l'asilo Giuseppina Gnecchi, il cimitero e la chiesa parrocchiale, la fonte Regina.
Morì a Roma nel 1919 e la salma fu tumulata nella cappella di famiglia presso il cimitero di Verderio Superiore.
Beniamino Colnaghi
Le prime due immagini di questo articolo sono "figurine"di una collezione edita nel 1961 in occasione del centenario dell'Unità d'Italia dalla casa editrice B.E.A.
M.B.
Sono le parole che si possono leggere nel documento della legge n. 4671 del Regno di Sardegna e valgono come proclamazione ufficiale del Regno d'Italia, che fa seguito alla seduta del 14 marzo 1861 del parlamento, nella quale è stato votato il relativo disegno di legge. E il 21 aprile 1861 quella legge diventa la n. 1 del Regno d'Italia. In circa due anni, dalla primavera del 1859 alla primavera del 1861, nacque, da un'Italia divisa in sette Stati, il nuovo regno: un percorso che parte dalla vittoria militare degli eserciti franco-piemontesi nel 1859 e dal contemporaneo progressivo sfaldarsi dei vari Stati italiani che avevano legato la loro sorte alla presenza dell'Austria nella penisola e si conclude con la proclamazione di Vittorio Emanuele II re d'Italia.
In occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, lo Stato italiano, per ricordare l'evento, ha in programma diverse celebrazioni e un programma di iniziative che si svolgeranno su tutto il territorio nazionale.
Un importante iniziativa editoriale riguarda la pubblicazione del volume "L'UNITA' D'ITALIA - 1861- 2011 - 150° ANNIVERSARIO" promossa da Collezioni Numismatiche, che raccoglie documenti inediti, immagini, incisioni che provengono da diverse collezioni, fra cui quella di Francesco Gnecchi Ruscone. L'opera intende offrire un importante contributo di divulgazione storica e di educazione civile in virtù del notevole interesse dei documenti che sono in esso presentati, dell'alto valore scientifico degli scritti pubblicati e dell'ottimo pregio editoriale che lo caratterizza.
I motivi che mi hanno indotto a porre questa iniziativa all'attenzione dei lettori di questo blog sono sostanzialmente due: in primo luogo perché ritengo che l'Unificazione d'Italia, insieme alla Resistenza ed alla Carta Costituzionale, sia stata, seppur fra mille difficoltà, boicottaggi, sommosse ed errori, uno tra gli eventi più significativi che hanno portato alla costruzione del nostro stato democratico, secondo perché il volume sopraccennato contiene preziosi documenti tratti dalla collezione di Francesco Gnecchi Ruscone, che trascorse alcuni periodi della sua vita nella villa di famiglia a Verderio.
Chi era Francesco Gnecchi? La nota biografica che accompagna questo articolo, inserita nell'opera soprarichiamata, descrive bene la sua figura e le sue opere. A me preme solo aggiungere che Francesco Gnecchi ha scritto un pezzo pregevole della storia di Verderio Superiore, perché fu sindaco a partire dal 1893 e fu colui che realizzò e donò, alla comunità locale, alcune fra le opere più belle e interessanti del nostro Comune: il palazzo municipale, l'asilo Giuseppina Gnecchi, il cimitero e la chiesa parrocchiale, la fonte Regina.
Morì a Roma nel 1919 e la salma fu tumulata nella cappella di famiglia presso il cimitero di Verderio Superiore.
Beniamino Colnaghi
Le prime due immagini di questo articolo sono "figurine"di una collezione edita nel 1961 in occasione del centenario dell'Unità d'Italia dalla casa editrice B.E.A.
M.B.
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