Il 31 gennaio e il 13 febbraio scorsi, al Deutsche Oper di Berlino, sono state rappresentate contemporaneamente le opere Cassandra di Vittorio Gnecchi Ruscone ed Elektra di Richard Staruss. A dirigerle è stato chiamato il maestro Kazushi Ono, mentre la regia è stata affidata a Kirsten Harms. Il pubblico ha così potuto ascoltare e confrontare le opere dei due compositori che tante polemiche avevano suscitato nei primi anni del novecento, ai tempi delle loro prime esecuzioni. Su questa vicenda, in questo blog si possono trovare notizie nell’articolo: “FESTA A VERDERIO IL 7 OTTOBRE 1896: LA RAPPRESENTAZIONE DI UN’OPERA DI VITTORIO GNECCHI” . Per trovare questo articolo e altre pubblicazioni del blog riguardanti Vittorio Gnecchi si può fare doppio clic alla relativa voce nell’elenco etichette.
Per maggiori informazioni sul compositore, per conoscere la sua produzione musicale e la bibliografia che lo riguarda si può visitare il sito dell’Associazione Vittorio Gnecchi Ruscone al seguente indirizzo: http://www.associazionegnecchi.org/ita/news.html.
Cassandra è stata composta nel 1904. Vittorio Gnecchi si poté avvalere di un testo scritto da Luigi Illica , uno dei pìù celebri librettisti dell’epoca, autore, insieme a Giuseppe Giocosa, dei libretti per le opere di Giacomo Puccini La bohème, Tosca e Madama Butterfly.
Cassandra debuttò il 5 dicembre 1905, al teatro Comunale di Bologna : a dirigerla fu il maestro Arturo Toscanini.
Tema dell’opera è il ritorno da Troia, dove era stato capo degli Achei, di Agamennone, re di Micene, e il suo assassinio perpetrato dalla moglie Clitemnestra. Ella aveva agito in complicità con Egisto, colui che aveva ucciso il padre di Agamennone, Antreo, consentendo a Tieste, il proprio padre, di diventare re di Micene. Tieste era stato in seguito scacciato ed Egisto esiliato, dallo stesso Agamennone che, con il fratello Menelao, era tornato a Micene per riconquistare il trono. Durante la guerra di Troia, Egisto era diventato amante di Clitemnestra, inducendola a progettare l’assassinio del marito Agamennone. Oltre a quest’ ultimo Clitemnestra uccise anche Cassandra, la figlia di Priamo, re di Troia, che Agamennone aveva portato con se in patria. Cassandra, che aveva ricevuto da Apollo capacità profetiche ma anche, per punizione, la condanna a non essere ascoltata, aveva preannunciato le intenzioni di Clitemnestra ma il popolo incredulo l’aveva derisa. Muore, e l’opera finisce, con la premonizione che Oreste, figlio di Agamennone, per vendicare il padre avrebbe un giorno ucciso Egisto.
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