martedì 6 novembre 2012

LETTERE DALLA RUSSIA DEL CAPORAL MAGGIORE AMBROGIO VILLA di Marco Bartesaghi

Il caporalmaggiore Ambrogio Villa, partito nel settembre del 1942 per la campagna di Russia, non è mai tornato a casa: è morto il 4 marzo 1943 nell'ospedale sovietico di Vol'sk dove, fatto prigioniero, era stato internato, perché ferito o malato.
Figlio di Angelo e di Francesca Motta, Ambrogio era nato il 14 ottobre 1921 a Verderio Superiore, dove abitava, in via Principale 5, sopra l'osteria (ora bar Sport) gestita dai suoi genitori (1). Aveva tre fratelli: Francesco, Luigi e Armando.
Ambrogio Villa in tenuta da calciatore
 
Sotto le armi era stato chiamato nel 1942. Dopo un periodo di addestramento a Besozzo, in provincia di Varese, in settembre era partito per la Russia, con il 3° Reggimento Bersaglieri.
Besozzo (VA), periodo di addestramento. Ambrogio è il primo in basso a sinistra
Un'altra foto di Besozzo. Ambrogio è il primo a destra.
LE LETTERE
Le lettere qui pubblicate sono conservate dal fratello minore di Ambrogio, Armando (2).
La prima è del 12 settembre 1942 , il momento della partenza per la Russia; l'ultima del 14 dicembre dello stesso anno.

Un documento della Presidenza del Consiglio, di cui parleremo più avanti (3), indica come data delle ultime notizie di Ambrogio il 19 dicembre 1942. Potrebbe quindi esserci stato un altro scritto oltre a quello del 14/12. Così sembrerebbe, anche da quanto affermato dal fratello Armando (4) secondo cui l'ultima lettera, arrivò la vigilia di Natale, e in essa Ambrogio ringraziava per le immaginette della Madonna da distribuire alla popolazione russa, argomento non trattato in nessuno dei testi qui trascritti.
 
Le parole di Ambrogio sono semplici, volte soprattutto a tranquillizzare i famigliari sul suo stato di salute e sul suo morale (sempre alto, se non altissimo: forse queste affermazioni servivano anche a tener buona la censura militare), a gioire e ringraziare per le cose ricevute, a esprimere qualche desiderio. In alcune traspare, mi sembra, il fastidio di non conoscere, se non all'ultimo momento, la propria destinazione e la nostalgia di alcune "cose" della vita quotidiana ("il nostro buon vino").
Leggiamole
Documento n. 1:  12 settembre 1942; cartolina; alla famiglia (5)
"Verona 12 . 9 .42
Carissima Mamma
Il viaggio spero che prosegua bene lasciando Verona ore 16 - Sabato vi saluto ciao abbracci Ambrogio"

Documento n. 2: 13 settembre 1942; cartolina; alla famiglia.
"Brennero li 13
Domenica ore 6 matt.
Lascio l'ultimo saluto dal suolo italiano.
Vostro figlio Ambrogio"

 

Documento n. 3: 18 settembre 1942; cartolina postale; al fratello Luigi (6)
"Carissimo Luigi
Dopo sei giornate di lungo cammino eccomi ora a te con questo mio breve scritto per farti sapere che già sono giunto in suolo Russo ma invece di fare il viaggio attraverso l'Ungheria e la Romania ci hanno portati attraverso la Germania la vecchia [Polonia] (7) ed ora si continua il viaggio in Russia avendo ancora parecchie centinaia di Km da fare per giungere al fronte che ancora non conosciamo sappiamo se sarà più verso il Caucaso oppure in direzione di Mosca nella cui direzione ora ci troviamo cioè a Miusk.
Durante il percorso passando per Varsavia e altri centri abbiamo potuto constatare gli effetti dell'avanzata tedesca osservando tutto ciò che rimane. Assicuro di star bene come spero di te. Ciao Tanti saluti Ambrogio (8)".
Luigi Villa, militare a Trieste come sergente istruttore


Documento n. 4: 25 settembre 1942; lettera; ai genitori
"Carissimi Genitori.
Eccomi di nuovo con questa lettera per darvi mie sempre buone notizie. Vi faccio sapere che dopo dodici giornate di viaggio mercoledì notte sono giunto al posto provvisoriamente assegnato e fino alla partenza per  la vera destinazione rimarremo attendati. Il viaggio è terminato bene e qui con la popolazione ci si trova assai bene.
Dovendo presto raggiungere la destinazione assegnata spero di trovare Giovanni Cassago e Mario Motta con Mapelli Mario e Rino trovandosi non tanto lontano da noi essendo passati di qua pochi giorni prima di noi.
Vi accerto che il morale e la salute sono sempre buone anzi buonissime come così spero di voi e famigliari tutti. Ancora non ho ricevuto vostre notizie  ma spero di averle presto e vi prego quando mi scrivete di mandarmi qualche medaglietta da regalare a questi poveri bambini  che tante ne cercano. Qui il freddo vi è solo verso sera fino al mattino poi in giornata vi è un bel sole disturbato però da un forte vento. Vi faccio pure sapere che verso le 5 - 6 qui è già sera mentre alle 4 del mattino abbiamo già il sole.
Vi prego di salutarmi i parenti la zia Natalina [Tagna] e pure i bambini. Tanti saluti e abbracci Ciao mamma e papà baci ciao Armando vostro Ambrogio.
Salutatemi Luigi e Francesco. Quando scrivete inviate pure busta con francobollo di L.1 (9)
Non stare a pensare Mamma io sto bene dicci al papà di curarsi (10)".


Documento n. 5: 17 ottobre 1942; cartolina postale; al fratello Luigi


"Carissimo fratello
Oggi stesso ricevetti il tuo scritto in data 13/9 nella quale con piacere vi trovai una graditissima tua foto. Apprendo pure con piacere che il cugino Nazzaro è venuto a trovarti. Riguardo al mio avvenire nulla si sa, si pensa che presto si dovrà andare in combattimento ma ancora non vi è il [principio] e ancora dalla linea ci troviamo a circa 20 Km accantonati in casa che non  sono altro che capanne con tetto di paglia e muri di sterco e fango. Riguardo alla mia salute tutto è ottimo e anche il morale è alto. Così spero di te e ti prego di non volerti mai [lamentare] perché alla vita militare si va di male in peggio. Sempre ti ricordo aff. Ambrogio (11)."

Documento n.6: 17 novembre 1942; cartolina postale; a Franco Salomoni (12)
 
Vengo con questo mio breve scritto  per fare a te e compagni auguri di una buona borghesia e di buone feste  [..] Franco assicuro di star bene ma qui sempre si soffre. Dunque speriamo di rivederci presto. Salutami Lina Sala e [...]
Sempre vi ricordo [...] aff. o Ambrogio

Documento n. 7: 23 novembre 1942; cartolina postale; ai genitori.
 
Angelo Villa e Francesca Motta, genitori di Ambrogio


"Fronte Russo. Scritta il 23/11/42. Spedita il 25/11/42
Carissimi Genitori
Mi scuserete di questo mio nuovo ritardo, ma che volete sono i continui spostamenti che sempre dobbiamo fare, ancora dopo due giorni di viaggio , sono in camion e spero per domani di essere a posto ma non sappiamo dove. Prima mi trovavo a pochi Km da un fronte e non so in quale ora ci portano.
Vi assicuro che la salute è sempre buona e morale alto, come spero di voi che sono parecchi giorni che non ricevo posta. Vi lascio il mio [...] saluto sperandovi bene. Tanti abbracci a te Mamma Papà e Armando Francesco. Saluti vostro aff. Ambrogio"

Documento n. 8: 27 novembre 1942; lettera; al fratello Francesco
 
"Carissimo Francesco
Dopo una decina di giorni che mi trovavo senza ricevere tue notizie e di famiglia proprio oggi ebbi due tue lettere in data 5 e 9 nov. Dalle quali con grande gioia godo moltissimo sapendoti in buona salute e così pure dei nostri cari parenti e la e la mamma e papa per i quali penso sempre e per loro tanto farei per assicurarli che io sto bene e che quindi non tanto stiano a pensare.
Caro Francesco vedo con piacere che tanto tieni alla promessa che presto andrai a trovare Luigi, quindi io spero che ve la passerete bene in buona compagnia e vi auguro quindi di divertirvi intanto che siete a tempo, e dico questo trovandomi ora pentito di aver passato quelle ultime mia giornate a casa troppo calme mentre avrei fatto meglio a divertirmi un poco e quanto desiderio avrei di provare un poco del nostro buon vino che da tanto non ne provo e sono costretto qui a bere l'acqua della neve sciolta perché ne teniamo [...] sporca per lavarci. Sono molto contento per il pacco che mi avete inviato e che spero in questi  giorni ricevere. Vi ringrazio tanto della roba di lana che mi avete inviato ma più ancora della marmellata e cioccolato, e sarebbero bastate qualche caramella e un poco di cognac per rendere completo il pacco, però non importa tutto va bene e come dice il proverbio meglio un uovo oggi che una gallina domani. Così vi parlo di questo perché mentre prima trovavo di che soddisfarmi ora sono proprio in una zona dove nulla esiste e quindi pensando ai bei giorni di casa, viene sempre il desiderio di quelle cose che spesso non si trovano, e questo lo potrai pure dire tu Francesco che così hai provato. Lascio tanti auguri e bacioni alla mamma e papa, Armando e a te, zia Assunta e Natalina abb. Ambrogio"

Documento n. 9: 7 dicembre 1942; lettera; ai genitori
"Carissimi genitori
Oggi stesso con grande mia gioia ricevetti il pacco da voi speditomi il giorno 14/11/42. Questo mio graditissimo pacco conteneva, n.4 fazzoletti un maglione nero 6 fogli e busta un poco di formaggio una scatola di sardine sott'olio e 4 cacciatori che con grande mio gusto li volli subito gustare.
Unito a questo vi stava pure n. 2 pacchetti nazionali 2 Macedonia e n. 1 di Africa.
Cara mamma non so come ringraziarti di questo tuo grande favore e soprattutto perché proprio mi arrivò il giorno stesso del mio onomastico.
Riguardo a quell'altro pacco ancora non l'ho ricevuto ma spero di averlo a giorni. Ti faccio sapere che senza accorgermi hanno spedito a casa un vaglia di £ 335 cosicché non essendo stato presente alla spedizione mi rimasero in tasca ancora soldi per un totale di £ 250 circa che vi farò pervenire in aggiunta al prossimo vaglia. Spero che quello di ottobre l'avrete ricevuto.
Cara mamma ora non altra novità tengo da dirti se non altro che posso confessare di essere molto contento del pacco che ho ricevuto e riguardo alla salute mia sempre è buona come desidero e auguro per la tua di papà e Francesco, Armando e fratelli tutti.
Spero che le feste di Natale la (13)"

Documento n. 10: 10 dicembre 1942; cartolina; agli zii (14)
cartolina agli zii
 
"Carissimi zii
Finalmente eccomi con questo mio scritto per accertarvi di sempre ricordarvi e accertarvi pure della mia ottima salute come auguro a voi. Tanti saluti e auguri inf. ti abbracci Ambrogio"

Documento n. 11: 14 dicembre 1942; lettera; ai genitori
 
"Carissimi genitori
Eccomi nuovamente con questo mio breve scritto per farvi finalmente certi che ieri sera ho ricevuto il pacco vostro speditomi in data 2/11/42.
Riguardo al contenuto vi era una scatola marmellata, due cioccolate, due buste lamette, 15 fogli e buste, una scarpetta, un paio guanti e passamontagna che come voi dite sono stati spediti da parte vostra, in più una pancera e paio di calze del Fascio femminile che già gli feci una lettera in ringraziamento.
Cara mamma mi parli di aver messo il mio gilè grigio, ma ho constatato che non si trovava e subito ho pensato che forse ti sarai dimenticata, ma non importa, anzi è meglio perché già ne tengo tanta e a sufficienza di roba.
Tanto sono stato contento per la roba che mi hai messo e ancor più per la carta da scrivere e la marmellata e cioccolato.
Ritorno dunque a ringraziarvi e a farvi certi della mia buona salute come desidero e spero di voi tutti e ancor più per il papà e te mamma.
Desidero cara Mamma che non stia a pensare che io sto bene come ti raccomando di non tanto preoccuparti di me.
Per caso aprissero ancora la spedizione dei pacchi fa il possibile di spedirmi non più roba da vestirmi ma bensì qualche cosa da mangiare che tanto ho voglia di provare qualche cosa che abitualmente a casa mi soddisfaceva.
Desidero sapere qualche cosa del cugino Mario che si trova in Africa, non temete fatemi tutto sapere.
Lascio tanti saluti a zia Natalina Assunta e zio Giovanni che sempre ricordo.
Lascio a voi tanti auguri e abbracci uniti da bacioni a Mamma e papà a Francesco e Armando.
Sempre vi ricordo vostro aff. mo Ambrogio"

LE RICERCHE
Per molti anni, finita la guerra, non si ebbero notizie di Ambrogio. Il 24 /12/1986, la Commissione Interministeriale Atti Giuridici Caduti di Guerra, dipendente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (15), chiese al comando dei Carabinieri di Merate di indagare, presso il comune e la famiglia di Ambrogio Alessandro Villa, per sapere se questi avesse dato notizia di sé dopo il 19/12/1942, data della sua scomparsa secondo il "verbale di irreperibilità compilato dal Deposito del 3° Reggimento Bersaglieri". Scopo dell'inchiesta era quello di poter predisporre il verbale di scomparsa e di morte presunta, documento che fu redatto il 7 ottobre 1986 e comunicato alla famiglia e al comune di Verderio Superiore il 5 dicembre dello stesso anno (16).
Verbale di scomparsa di Ambrogio Villa. 5/12/1986

Per avere notizie sulla sorte di Ambrogio, i fratelli rimasti, Francesco e Armando, devono però attendere ancora molti anni: è necessario che prima cada l'Unione Sovietica.
Il 29 ottobre 1993 i famigliari di Ambrogio ricevono dal Ministero della Difesa una lettera (17) che recita:
"In seguito ai mutamenti politici avvenuti nell'Europa dell'Est, è stato concluso, nel 1991, un accordo intergovernativo che ha dato la possibilità a questo Ministero della Difesa di consultare gli Archivi Segreti di Stato a Mosca ove è custodita la documentazione dei militari Italiani, catturati prigionieri, deceduti nei territori dell'ex U.R.S.S. nel corso della 2° Guerra Mondiale e considerati sino ad oggi Dispersi."
La lettera prosegue affermando che tali ricerche hanno permesso di scoprire che il Cap. Magg. VILLA Ambrogio, già dichiarato disperso, era stato catturato dalle Forze Armate Sovietiche e internato nell'ospedale di Vol'sk, una città della regione di Saratov (18), dove era deceduto il 4 marzo 1943.
La lettera prosegue mortificando la speranza che i resti del congiunto potessero tornare a casa:
"La speranza di poter recuperare e rimpatriare i "Resti Mortali" presenta difficoltà difficilmente superabili in quanto i Sovietici hanno sepolto i nostri caduti in fosse comuni unitamente a quelli di altre nazionalità rendendo così impossibile l'identificazione."
e conclude:
"È comunque intenzione del suddetto Commissariato Generale, una volta localizzate con precisione le aree di sepoltura, erigervi dei cippi commemorativi a perenne ricordo del sacrificio dei nostri soldati."


Alla lettera erano allegate tre fotocopie di mappa, utili per individuare il luogo della morte.


Conoscere la sorte subita da Ambrogio era stato, per la sua famiglia, un desiderio di lungo corso. L'averla appresa però è stato, per il fratello Armando che me ne ha parlato, difficile e doloroso: l'idea che si erano fatti era che Ambrogio fosse caduto in combattimento. Sapere invece che la sua morte sia avvenuta in ospedale, per ferite o forse per malattia, lascia supporre che la sua sofferenza sia stata più lunga ed intensa.
NOTE
(1) Per ulteriori notizie sulla famiglia Villa vedi intervista ad Armando Villa su questo blog, sotto l'etichetta : "archivio Armando Villa"
(2) Vedi nota (1)
(3) Presidenza del Consiglio dei Ministri - Comm. Interministeriale Atti Giuridici Caduti in Guerra, Cap. Magg. VILLA Ambrogio Alessandro, Accertamenti per la redazione del verbale  di scomparsa e di morte presunta, 24/12/1985. Copia conservata in Arch. Armando Villa
(4) Vedi nota 1
(5) Lettere alla famiglia sono indirizzate a "Dist.. famiglia Villa Angelo, via Principale 5, Verderio Sup.".
(6) Le lettere al fratello Luigi sono indirizzate a "fante universitario Luigi Villa, 5° Batt. Universitario, 3° Compagnia, Villa Opicina, Trieste".
(7) Fra parentesi quadre le parole incerte.
(8) In un riquadro della cartolina Ambrogio scrive i propri "dati" militari: 3° Regg. Bersaglieri; 3° Batt. Camp.; 2 Comp P.M.124
(9) Queste due frasi sono scritte nell'angolo in alto a sinistra della prima facciata. Il testo è capovolto rispetto al resto della lettera.
(10) Frase scritta sul lato sinistro della prima facciata.
(11) Mittente: Cap. Mag. Villa Ambrogio, 3° Regg. Bersaglieri, Divisione Celere, 3 Batt. 2 Compagnia . [..]40
(12) Indirizzata a "Signor Salomoni Franco, piazza Roma, Verderio".
(13) La lettera si interrompe così. Probabilmente è stato smarrito il secondo foglio.
(14)  Indirizzata a "Dist. Famiglia Villa Giovanni, Cascina Provvidenza, Verderio Sup."
(15) Vedi nota (3)
(16)Presidenza del Consiglio dei Ministri - Comm. Interministeriale Atti Giuridici Caduti in Guerra, prot. n.73405/E/3, Trasmissione verbale di scomparsa e dichiarazione di morte N.18362 ST
(17) Ministero della Difesa - Dir. Gen. Leva - Reclutamento obbligatorio - Militarizzazione  Mobilitazione Civile e Corpi Ausiliari /à Divisione - Albo d'Oro , Prot.N.LEV-7^/252327/StC/URSS. Copia conservata in Arch. Armando Villa
(18) Notizie sulla città di Vol'sk e sulla regione di Saratov rispettivamente agli indirizzi: http://it.wikipedia.org/wiki/Vol%27sk e http://it.wikipedia.org/wiki/Oblast_di_Saratov

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