Da bambina mi hanno insegnato la tradizione della barca di San Pietro e Paolo e ancora oggi cerco di mantenere questa usanza.
Consiste nel riempire d'acqua una bottiglia o una caraffa, la sera della vigilia del 29 giugno (festa dei santi Pietro e Paolo) aggiungendo poi, molto lentamente, un albume d'uovo.
Si mette la caraffa sul balcone per tutta la notte. Con il fresco della notte l'albume si rapprende e galleggia assumendo le forme di una barca, con vele e alberi maestri (un po' di fantasia non guasta)
Il vero e proprio significato non l'ho mai saputo, anche se per tradizione la barca può essere interpretata come buon auspicio per l'agricoltura.
Nella Bergamasca si credeva che nella casa dove l'albume avesse formato la barca con vela, la sposa avrebbe avuto un figlio e la zitella avrebbe trovato marito.
Non fatelo, però, in giorni diversi dal 28 giugno: potrebbe apparire una barca rovesciata, presagio di sventura e maledizione!
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San Paolo non c'entra con la barca!
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