mercoledì 29 giugno 2011

UNA PASSEGGIATA A PIEDI DA VIMERCATE A VERDERIO di Marco Bartesaghi


Il tragitto a piedi da Vimercate a Verderio rappresenta una bella passeggiata di un paio d'ore, su strade in buona parte sterrate e, per qualche tratto, addirittura in bosco. Il percorso che vi presento non è probabilmente l'unico possibile, ma è quello che ho sperimentato con mia moglie, una domenica di un paio di mesi fa. Anche l'indicazione delle cose incontrate è sicuramente incompleta. Insomma, prendete questo testo per quello che è, non una guida dettagliata ma una proposta di passeggiata.
Due immagini dell'ospedale di Vimercate
 
Il nostro itinerario parte dal nuovo ospedale di Vimercate, attivo da quest'anno, progettato dall'architetto Mario Botta, consente poi uno sguardo da lontano sulle Torri Bianche, tocca il 
Il quartiere Torri Bianche a Vimercate
 nuovo quartiere di Vimercate Nord, costruito sull'area un tempo occupata dallo stabilimento 
L'ingresso dello stabilimento Bassetti a Vimercate
Nuovo quartiere sorto sull'area dell'ex stabilimento Bassetti
 Bassetti, di cui è stato conservato l'ingresso, e raggiunge la Galleria di Piazza Marconi, altro 
Galleria di Piazza Marconi a Vimercate
edificio dell'architetto Botta: una panoramica quindi sulla nuova Vimercate, che ha suscitato e suscita contrastanti pareri fra i suoi abitanti e anche fra me e mia moglie.
Da piazza Marconi imbocchiamo via Vittorio Emanuele, l'arteria principale del centro storico, passiamo di fronte alla villa Sottocasa, acquistata dal Comune e sede del museo del territorio, MUST (lo troviamo chiuso dobbiamo perciò rimandare la visita)(1). Proseguendo si incontra piazza Roma, con il retro del Santuario della Beata Vergine, la cui facciata dà invece su piazza Unità d'italia, dove sorge anche il Palazzo Trotti, sede del Comune. Più avanti ancora piazza Santo Stefano, con la basilica dedicata al santo martire, edificio del X secolo con campanile romanico. Nel catino absidale della chiesa grande affresco con le storie della passione di Santo Stefano, dipinto nel 1566 dal pittore bresciano Lattanzio Gambara.
via Terraggio Molgora

Questi edifici meritano una visita. Noi però  li abbiamo già visti in altre occasioni e quindi, poco dopo il MUST, voltiamo a destra in via Terraggio Molgora, attraversiamo il bel parco pubblico di Villa Sottocasa e raggiungiamo, da un buco della recinzione, il fiume Molgora, all'altezza del ponte che lo attraversa. Da qui, lasciando alla destra gli edifici abbandonati dell'ex Canapificio 
Stabilimento dismesso del Canapificio Nazionale
 Nazionale, percorriamo per qualche decina di metri il lungofiume, torniamo in via Terraggio Molgora e raggiungiamo il Ponte di San Rocco, forse l'edificio storico più importante di Vimercate. Di origine romana, dal medioevo ha  avuto anche la funzione di "porta" d'acceso al paese. Lo attraversiamo, giriamo a sinistra in via san Rocco, ci inoltriamo nel cimitero da dove 
Il ponte di San Rocco
usciamo trovandoci in Largo Marinai d'Italia. Da qui, per via Pellegatta, via Galbussera e via Adda, arriviamo alla frazione di Rugginello.

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Percorrendo Rugginello notiamo il campanile della Cappella di San Giacomo e san Cristoforo, 
Campanile di San Giacomo e San Cristoforo
Pozzo
 che fa parte della casa per anziani San Giuseppe, una curiosa piccola casa sotto il cui portico c'è un pozzo, l'oratorio dell'Addolorata e, all'imbocco del viale del cimitero la "Morte di Rugginello": complesso architettonico della prima metà del settecento, composto da due 
L'oratorio dell'Addolorata a Rugginello
pannelli in pietra con bassorilievi rappresentanti la morte, in forma di scheletro, che regge da un lato la clessidra, dall'altro la falce. I pannelli sono retti da pilastri sormontati da trofei di teschi. 
La "Morte di Rugginello"
 
Nel cimitero la chiesa romanica dedicata a Santa Maria Assunta, con affreschi e del quattrocento.
Dopo il cimitero si attraversa la provinciale e, percorrendo un breve tratto della via S. Nazzaro, si incontra sulla sinistra una strada sterrata che porta alla Cascina Ca', frazione di Sulbiate. 
 
Quando abbiamo fatto noi la passeggiata abbiamo tagliato per i campi, non ancora arati, raggiungendo così più direttamente Cascina Ca'. Qui ci si inoltra in un bosco di recente 
impianto, ma comunque piacevole, sbucando a una nuova rotonda, in prossimità di Aicurzio, di 
Centro storico di Aicurzio
cui inoltrandosi si può ammirare il centro storico, con le sue ville, tre delle quali mi sembra siano di proprietà comunale, e le sue corti. Si scende poi in via Roma dove, superata la pizzeria, sulla destra si imbocca la Strada delle Santogne, che presto diventa sterrata e che, mantenendo a 
distanza l'abitato di Bernareggio, dopo qualche cambio di direzione a 90 gradi, conduce, 
Bernareggio
sempre in territorio di Aicurzio, alla chiesina di S. Maria della Neve, ricostruita nel 1623, alla 
Santa Maria della Neve
cascina della Commenda e all'edificio di Castel Negrino, che una tradizione non documentata vuole sia stato di proprietà dell'ordine di Templari.
La Commenda
Castel Negrino
Proseguendo il cammino lungo l'ombreggiato Sentiero dei Grilli si giunge finalmente a Verderio Inferiore e da qui a Verderio Superiore. Buona passeggiata.
Verderio

NOTA
(1) www.museomust.it. Gli orari di apertura del Must sono: mercoledì, giovedì, venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19; gruppi e scolaresche su prenotazione; L'ingresso costa 3 euro; riduzione a 2 euro tra i 6 e i 24 anni, per gli over 65, per gli studenti e i gruppi di almeno 15 persone; omaggio per i bambini da 0 a 5 anni, per i disabili e loro accompagnatori; biglietto famiglia 5 euro (max quattro persone)

Marco Bartesaghi

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