sabato 26 febbraio 2011

"MISSIONE NEMO": PRESENTATO A MILANO IL LIBRO DELL'ARCHITETTO FRANCESCO GNECCHI RUSCONE

 




Molti più di quanti, probabilmente, gli organizzatori si aspettassero sono stati i partecipanti, il 24 febbraio 2011 alla libreria Mursia in via Galvani a Milano, alla presentazione del libro che l'architetto Francesco Gnecchi Ruscone ha scritto per narrare del suo contributo, fra il 1943 e il 1945, alla lotta contro il nazi - fascismo.
Il libro,"Missione "Nemo" Un'operazione segreta della Resistenza militare italiana. 1944-1945" è stato curato da Marino Viganò e pubblicato dalla casa editrice Mursia di Milano
Lo storico Tommaso Piffer, autore della prefazione, nel suo intervento ha sottolineato l'importanza di ciascuna delle tre parti di cui si compone il libro:
-  Il racconto di Francesco Gnecchi, allora diciannovenne studente di architettura al Politecnico di Milano, che decide da che parte della barricata stare ispirandosi ai principi di libertà e amore per la  Patria appresi in famiglia. La sua prima attività è quella di scortare fuggiaschi, soprattutto militari, per un tratto di una rete di soccorso che aveva suo padre Gianfranco fra gli organizzatori e che transitava da Verderio Inferiore. Poi l'incontro con "Nemo", missione appoggiata dai Servizi Segreti Inglesi, inquadrata nell'Esercito Regio e guidata da Emilio Elia (Nemo), comandante di corvetta della Regia Marina . Nella missione Gnecchi ha il compito di fare i rilievi delle fortificazioni tedesche in Veneto. Viene arrestato il 12 gennaio 1945.picchiato e torturato, rimane in carcere fino alla fine di marzo. Partecipa alla liberazione di Milano e, in seguito, a quella di Trieste dall'occupazione jugoslava;
-  il saggio di Marino Viganò, frutto di un'ampia ricerca fra i documenti del SIM, Servizio Segreto Militare, che permette di inquadrare il contributo di Gnecchi all'interno della complessa storia della missione Nemo e dei rapporti fra esercito, servizi segreti italiani e servizi inglesi;
-  l'appendice con la descrizione dettagliata delle fonti consultate, importante strumento per ulteriori ricerche, raramente presente nei libri di questo tipo.
 
Merito del libro, secondo Piffer è soprattutto quello di aver messo in evidenza il ruolo, solitamente misconosciuto, di tre attori non secondari della lotta di Liberazione: gli alleati angloamericani, il SIM e  la componente Liberale della Resitenza.
Una critica, sempre di Piffer: aver tardato così tanto a scrivere il libro.

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