venerdì 9 maggio 2014

UN APRILE TINTO DI GIALLO di Marco Bartesaghi




La còlza è la pianta che nel mese di aprile ha colorato di giallo la nostra campagna: nome scientifico brassica napus, è una pianta della famiglia delle Cruciferae – Brassicaceae, viene utilizzata come foraggio e dai suoi semi si ricava olio.


 

 
Io pensavo fosse il ravizzone, anzi pensavo che colza e ravizzone fossero la stessa cosa. Sbagliavo.

Il ravizzone, brassica campestris, è della stessa famiglia delle colza e il loro aspetto è del tutto simile, differenziandosi solo nelle foglie. Personalmente non sono capace di distinguere una dall'altra.








"Bosco" di ravizzone per i bachi da seta






Dalle nostre parti il ravizzone, la cui coltivazione un tempo era molto diffusa,  è conosciuto come “raüsción” (1) e, come la colza,  tradizionalmente veniva utilizzato come foraggio e, fino alla seconda guerra mondiale,  per produrre olio. Quando era ancora in auge l'allevamento dei bachi da seta  la sua ramaglia, una volta seccata,  serviva per costruire il “bosco”, il fascio di rametti sul quale si arrampicavano i bachi quando erano pronti per formare il bozzolo.












Ormai la fioritura è finita ed ora le piante si presentano con i baccelli che contengono i semi.







  

NOTA
(1)   Raüsción,  reüsción,  raüscióm: le tre forme dialettali per indicare il ravizzone proposte dal libro CONTADINI DELL'ALTA BRIANZA, Angelo De Battista e altri, Oggiono, 2000. La fotografia del bosco di ravizzone è tratta dallo stesso libro.





Le fotografie che ora vi presento sono state scattate nello scorso mese di aprile.




Vimercate











Ruginello





















Verderio




Bellusco


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