Ul strascee passava di frazione in frazione, con un carretto trainato da un asinello, e raccoglieva di tutto; rottami, stracci, ossa, e altro, materiali che poi a sua volta rivendeva ai laboratori che li trasformavano in beni di consumo. Sovente raccoglieva anche pelli di animali, specialmente dei conigli, e delle talpe. Anche la pelliccia di questo roditore un tempo veniva utilizzata per fare berretti o altro. La cattura e la preparazione delle pelli era compito principalmente dei ragazzi, che le catturavano ponendo delle trappole nei cunicoli che le talpe scavavano nel terreno.
Non ho mai capito perché si chiamasse straccivendolo, visto che lui gli stracci non li vendeva ma li comprava.. ma misteri del popolo.
Anselmo Brambilla
Il disegno è di Sara Bartesaghi
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