domenica 26 luglio 2009

S. ANTONIO ABATE IN "CURT DI SPIRIT" di Marta Cattazzo



LOCALITA' : Verderio Superiore
UBICAZIONE : Curt di Spirit, via Fontanile 6
ICONOGRAFIA : S. Antonio Abate
COLLOCAZIONE : muro di corte, da terra cm. 282
DIMENSIONI : cm. 85 x 115
PROPRIETA: le famiglie della corte




DESCRIZIONE

L'edicola è stata dedicata interamente a S. Antonio Abate, riconoscibile dal bastone posto in evidenza, oltre che dalla lunga e folta barba bianca. La santella a lui dedicata è indice dell'importanza che questo santo "tutto fare" aveva nella vita quotidiana dei contadini. Il suo compito ufficiale era quello di proteggere dalle malattie uomini e animali, ma all'occorrenza era una figura saggia a cui fare ricorso in ogni momento.
L'immagine presente è purtroppo molto rovinata, tuttavia è ancora visibile il carattere da "artista di strada" del dipinto. La fisionomia del monaco è popolare, così come lo stesso atteggiamento del manto col cappuccio indossato, simbolo dell'eremita ma in una visione più agreste, da mantella che ripara dalla pioggia.
Questa figura è dunque molto più accessibile e più terrena rispetto le altre del cortile: paradossalmente il santo non è un santo, ma un qualsiasi anziano contadino del paese (potrebbe essere anche un ritratto!), al contrario delle immagini di Sebastiano e della Madonna, le quali sono canoniche oltre che già nella dimensione celeste.
Il risultato di questo Sant Antoni del purcell (l'animale probabilmente compariva nella parte mancante del dipinto) è la certezza assoluta della sua comprensione e protezione quotidiana.


L'ANGOLO DELLA CORTE CON L'IMMAGINE
DI S. ANTONIO ABATE

DATI STORICI INERENTI
La Curt di Spirit prende nome dal soprannome dato ad un personaggio particolare che viveva in questo cortile ancora all?inizio del Novecento, come mi testimoniano alcune donne dei cortili vicini.
Gli edifici sono strutturati attorno ad un cortile dalla forma piuttosto irregolare che presenta due ingressi, uno nella via Angolare 3 e l'altro in via Fontanile 6. Questa corte, insieme a quella della scheda n° 3, fa parte del nucleo più antico di Verderio Superiore: gli edifici risalirebbero a circa cinque secoli fa. Si intuisce dalla solida e massiccia struttura muraria, costituita da enormi sassi e dai locali sul retro che un tempo fungevano da ghiacciaie. La struttura edilizia di tutto l'abitato nasconde, infatti, al di là dell'alto portico con l'edicola, un piccolo cortile dove si affacciano i rustici; le signore della corte mi suggeriscono che "fino a ottant'anni fa quelle stalle servivano per depositare fieno e letame, mentre gli animali rimanevano al di qua della corte, poiché alcune attuali abitazioni un tempo erano adibiti a stalle per il bestiame".

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