venerdì 5 aprile 2024

BREVE STORIA DI DUE GIORNALI DI VERDERIO: "CRONACA NOSTRA" E "L'INFORMATORE COMUNALE" di Marco Bartesaghi

Dagli anni settanta del secolo scorso si sono sviluppate a Verderio diverse iniziative di stampa locale, alcune durate diversi anni, altre meno, che segnalano una vivacità di partecipazione che non è mai, a mio avviso, del tutto venuta meno. 

Alcune di queste esperienze erano nate dai partiti e dai gruppi politici locali, altre da associazioni culturali presenti in paese. 

Anche le Amministrazioni Comunali, sia di Verderio Inferiore che Superiore, hanno prodotto e distribuito periodicamente opuscoli per informare i cittadini sulle attività svolte e sulle decisioni prese.

“Cronaca Nostra” e “L’Informatore Comunale”, fra queste esperienze di origine “pubblica”, sono senz’altro le più interessanti, perché hanno avuto, in particolare la prima, l’ambizione di andare oltre l’informazione amministrativa spicciola e affrontare temi di più ampio respiro, anche al di là dell’ambito locale.





CRONACA NOSTRA

Nasce nel 1986 come “periodico di informazione e dibattito curato dall’Amministrazione Comunale di Verderio Superiore”, quando a guidare il comune era la Democrazia Cristiana e il sindaco Armando Villa.

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Una prima serie si compone di 7 numeri: il n.1 esce nel dicembre del 1986, il n. 7 nel gennaio del 1990. Il primo numero era stato preceduto, un paio d’anni prima, da un numero sperimentale, che non sono riuscito a rintracciare.

Il formato è A4, con una foliazione compresa fra le 15 e le 19 pagine (il n.2 ne aveva però solo 11); dal n.4 in poi viene stampato su carta riciclata.
La prima pagina si presenta con, in alto, il nome della testata: “CRONACA”, in caratteri maiuscoli alti 3 cm, fra due righe colorate; sotto, a destra, più in piccolo e in posizione obliqua, “nostra”, in corsivo minuscolo. Sotto il titolo, in un riquadro bordato di nero, il sommario.


Ferdinando Bosisio, assessore Cultura e Istruzione, ne è il responsabile.

Nel n.1 il sindaco spiega che il giornale ha lo scopo di “fornire in modo più completo possibile e a cadenza regolare informazioni sul nostro operato e per costituire un ponte fra noi e i lettori”, e per questo invita i cittadini alla collaborazione. 

Villa è fiducioso nella riuscita dell’iniziativa, perché la presenza nella redazione di rappresentanti delle opposizioni, Sinistra per Verderio e PSI, avrebbe garantito l’imparzialità dell’informazione.

La Commissione Istruzione e Cultura, presieduta da Ferdinando Bosisio, aveva approntato lo statuto e uno schema di giornale, che  avrebbe dovuto comprendere:
- rubriche fisse sulle attività dell’Amministrazione e delle Commissioni Comunali;
- cronache e iniziative riguardanti il paese;
- avvisi utili alla cittadinanza;
- lettere dei cittadini;
- un argomento di interesse comunale.

La Commissione non aveva accolto le proposte di Sinistra per Verderio di riservare uno spazio alle singole forze politiche e di realizzare il giornale in collaborazione con Verderio Inferiore.

Tra gli argomenti affrontati ricorrono più volte quello dell’autostrada Pedemonta, dell’unificazione dei comuni, del lavoro e si comincia a parlare di raccolta differenziata dei rifiuti.

Dal numero 2 viene introdotta una rubrica intitolata “La parola ai bambini”, nella quale scrivono gli alunni delle scuole elementari, su argomenti proposti dai maestri.

Non ci sono immagini, salvo alcune mappe riguardanti l'autostrada Pedemontana.

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Una seconda serie si compone di 20 numeri (numerazione da 1 a 20; il 16 si ripete due volte - novembre 1998 e maggio 1999 – il 17 manca).

Il primo numero esce nel marzo del 1994; l’ultimo nell’aprile del 2001. Tre numeri ogni anno, tranne il 1995, quando ne vengono pubblicati quattro - poiché in aprile viene preparato uno speciale per le elezioni comunali - il 2000,  due numeri, e il 2001, uno solo, l’ultimo.

Responsabile e capo redattore è Enrico Scarpa, assessore Istruzione e Cultura nell’ultima amministrazione presieduta dal sindaco Armando Villa (1990-1995) e nella successiva presieduta da Ferdinando Bosisio (1995-1999). Scarpa manterrà il ruolo anche tra il 2000 e il 2001, quando sindaco è già Beniamino Colnaghi.

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Questa serie rappresenta il momento più interessante della vita di “Cronaca nostra”, soprattutto perché alla redazione partecipa  un gruppo di ragazzi e ragazze del paese che, con entusiasmo e fantasia, ne fanno un vero giornale. Alcuni di loro collaborano per l’intera serie, altri si avvicendano nel corso degli anni.

I loro nomi: Sonia Barelli, Cecilia Bellotto, Michele Bellotto, Alexia Cavagliano, Christian Perego, Giada Sacilotto, Fabiano Sala, Marco Sala, Patrizia Seghezzi, David Verderio, Greta Villa, Michele Viscardi, Paolo Caldirola, Luca Battù, Andrea Battù, Gabriele Crespi, Sandro Acquati, Angelo Frigerio, Cristiano Rebuffat, Egle Landriani, Lara Puleo, Stefano Valtolina, Romina Villa, Viviana Villa, Doriana Coppola, Marco Oggioni, Sara Serafini, Letizia Sala, Federica Beretta (spero di non aver dimenticato qualcuno).

Nel n. 9, giugno 1996, viene pubblicato il Regolamento del giornale che precisa i contenuti che deve avere e stabilisce i criteri di composizione della redazione: 
- capo redattore è l’Assessore alla Cultura; 
- la redazione si divide in due gruppi: 
  •    - il gruppo “dall’Amministrazione” composto dal Capo Redattore, dai rappresentanti del gruppi consiliari, di maggioranza e di minoranza;
  •    - il gruppo “dal Paese”, a cui poteva partecipare qualsiasi cittadino di Verderio Sup., ma che doveva essere composto da un massimo di 20 persone, i ¾ delle quali di età compresa tra i 16 e 30 anni.

Dal n.12 Andrea Battù, in deroga al regolamento, assume il ruolo di Capo Redattore ed Enrico Scarpa, l’assessore, quello di Responsabile.

Il formato del giornalino rimane lo stesso della prima serie, cambia, più volte l’aspetto della prima pagina.

Dal n. 1 al numero n.6, il nome della testata, in caratteri bianchi o neri su fondo verde, è in alto, all’interno di una nuvoletta, quella che nei fumetti indica una frase urlata. Sotto il titolo una vignetta, disegnata da un componente delle redazione (si riconoscono le firme Alexia e Gabri) richiama l’argomento della parte centrale del giornalino. Sotto il titolo e la vignetta, la pagina è attraversata, obliquamente, da larghe strisce verdi bordate di nero.



Dal numero 6 la vignetta è sostituita da una fotografia in bianco e nero della fontana di Nettuno. Cambiano anche i caratteri della testata: “cronaca” in stampatello maiuscolo, in bianco su fondo nero; “nostra”, più in grande, in corsivo con il colore di fondo della pagina, che cambia ad ogni nuova uscita (arancio, blu, rosso).
                         



Rimane così fino al numero 10, quando cambia un po' la grafica e viene aggiunto il sommario del giornale.



Dal numero 13 al numero 16, la fontana di Nettuno viene sostituita da una fotografia del municipio di Verderio Superiore.



Dal numero 7 il giornale si presenta con una distinzione più precisa fra le due parti che lo compongono: occupa le prime pagine la parte denominata “Dall’Amministrazione”, che contiene le notizie sui lavori del consiglio, della giunta, delle consulte, gli orari di apertura dei servizi comunali e sovraccomunali e altre eventuali informazioni pratiche; la seconda parte, “Cronaca Nostra dal paese”, viene annunciata da una “copertina” interna, con un proprio sommario. Contiene vari contributi, per lo più scritti da componenti della redazione, ma anche con qualche intervento esterno; vengono affrontati temi di carattere locale e altri di carattere più generale; viene dato spazio ad associazioni e gruppi che operano nel territorio, alla biblioteca, all’oratorio, alle lettere dei cittadini.

In questa seconda serie compare, raramente, qualche fotografia.

Alle elezioni del giugno 1999 vince “Verderio Insieme”, che prevale sulla lista “Popolari per Verderio” che aveva amministrato il paese nel turno precedente. Il nuovo sindaco è Beniamino Colnaghi. 

La nuova amministrazione, ritenendola positiva, decide di continuare l’esperienza di Cronaca Nostra, affidandone la gestione alle stesse persone che l’avevano fino a quel punto portata avanti: Enrico Scarpa, Responsabile, e Andrea Battù, Capo Redattore.

Nel n. 20, Enrico Scarpa, con un articolo intitolato “CRONACA NOSTRA: un momento di riflessione”, fa il punto sulla situazione del giornale e spiega la difficoltà di tenere ancora insieme il gruppo di redattori, non più giovani studenti, ma ormai inseriti nel mondo del lavoro, alcuni sposati e anche genitori. Lui stesso afferma di non essere disponibile a continuare nel suo impegno. Il suo auspicio che il gruppo si rinnovi e che il giornale possa essere tenuto in vita però non si avvera e così l’esperienza di Cronaca Nostra si conclude.

Gli ultimi 4 numeri   del giornale - 16bis, 18, 19, 20 - si presentano  con una veste ogni volta diversa.




Dalla collezione di "Cronaca Nostra" ho selezionato i titoli degli articoli che mi sono sembrati più interessanti:

- “Oltre il razzismo. Per conoscere e per non dimenticare", n.4, febbraio 1995, di Cecilia Bellotto. In occasione della posa della una lapide in memoria della famiglia Milla, deportata ad Auschwitz.

- “Verderio racconta: 1945-1995, mezzo secolo dopo”. n.7, ottobre 1995. Testimonianze di guerra di Angela Oggioni, Luigi Sala e Livia Colnaghi, raccolte da Sandro Acquati.

- “Gelato d’estate e patatine fritte d’inverno”, n.9, giugno 1996, di K.Louise Green Scaccabarozzi, che ricorda gli emigrati italiani in Galles, conosciuti nella sua infanzia, e le drammatiche vicende da loro vissute durante l’ultima guerra.

- “Il platano di Verderio”, n.11, marzo 1997, lettera del dr.Agr. Giorgio Buizza, che per la prima volta, ma non l’ultima, interviene a favore del nostro platano.

- “Don Giuseppe Brivio, parroco di Verderio Superiore”, n.12, giugno 1997. Intervista di Sandro Acquati a don Giuseppe, nel trentesimo anniversario della sua ordinazione.

- “Evoluzione urbanistica di Verderio”, n.14, marzo 1998, di Viviana Villa. L’articolo presenta lo sviluppo urbanistico di Verderio Superiore, facendo riferimento ai catasti del 1722, 1856 e 1901.

- “I bambini di Chernobyl a Verderio – una speranza che si rinnova”, n.15, giugno 1998, di Marco Oggioni. Sull’accoglienza Verderio di bambini bielorussi coinvolti nella catastrofe di Chernobyl.

- “Sentieri campestri – riflessioni”, n. 16, novembre 1998, di Paolo Bellotto. Descrizione dei sentieri campestri del nostro territorio e proposte per il loro recupero e la loro valorizzazione ai fini del tempo libero.

- “Scuola elementare unica per Verderio”, n, 18, gennaio 2000, Paolo Bellotto. Presentazione del progetto di ampliamento dell’edificio scolastico per renderlo adeguato ad accogliere gli alunni di Verderio Superiore e di Verderio Inferiore.

- “L’antico lavatoio di Verderio”, n. 18, gennaio 2000, Livia Colnaghi. I ricordi di un luogo di lavoro, ma anche di incontro e socializzazione, delle donne del paese, nella prima metà del secolo scorso.


L'INFORMATORE COMUNALE
                                 
Cessata, nell’aprile 2001, la pubblicazione di Cronaca Nostra, nel novembre dello stesso anno debutta un nuovo giornale: L’INFORMATORE COMUNALE.

Il nome della testata, scritto in alto, è in stampatello maiuscolo, affiancato dallo stemma di Verderio Superiore; al centro della pagina una foto del paese richiama un argomento trattato all’interno; in basso il sommario.




Non è prevista, come era stato per Cronaca Nostra, un’apposita redazione. Responsabile, in qualità di rappresentante legale e politico del comune, è il sindaco, coadiuvato dalla giunta e dagli uffici comunali, in particolare dalla compianta Giovanna Manzoni, responsabile dei servizi affari generali.

Buona parte del giornale è dedicato ai lavori dell’Amministrazione; il resto è occupato dagli interventi delle associazioni del territorio, da articoli inerenti la storia e le tradizioni del paese e articoli di carattere più generale. Maggiore, ma non di molto, rispetto a "Cronaca Nostra" la presenza di fotografie.



Dopo le elezioni del giugno 2004, che confermano la lista “Verderio Insieme “ e il sindaco Beniamino Colnaghi alla guida dell’Amministrazione Comunale, la testata continua le pubblicazioni. 

Il numero di Natale, che si presenta senza data ma con la dicitura “Numero Unico”, contiene il regolamento del giornale approvato dal Consiglio Comunale, che prevede un’importante novità: all’Informatore sarebbe stato allegato un foglio di 4 pagine, stampato su carta colorata, autogestito dai tre gruppi presenti in Consiglio, quello di maggioranza, “Verderio Insieme”, e i due di minoranza, “Viviamo Verderio” e “Verderio Superiore al Centro con Te”. Ogni gruppo avrebbe gestito in piena autonomia il proprio spazio, assumendosi la responsabilità politica e legale dei contenuti. Dettaglio importante: ogni articolo doveva recare la firma di chi l’aveva scritto, non solo il nome del gruppo.

Il giornale esce una, due, massimo tre volte all’anno e continua ad essere pubblicato anche dopo le elezioni del giugno 2009, quando ancora una volta viene confermato alla guida del comune il gruppo politico “Verderio Insieme”, però con un nuovo sindaco, Paolo Bellotto.

A un certo punto, però, regole più restrittive sulle spese dei comuni impediscono il proseguimento dell’esperienza. L’ultimo numero dell’Informatore Comunale esce nel dicembre del 2011.



Anche per l’ “Informatore”, ho selezionato gli articoli a mio avviso più interessanti:

- “14° censimento generale della popolazione e delle abitazioni”, novembre/dicembre 2001, a cura dell’Ufficio Censimento Comunale.

- “La nuova scuola elementare di Verderio”, aprile 2002, Beniamino Colnaghi

- “Verderio Superiore nel parco Adda Nord”, aprile 2002, senza firma

- “Onoranze all’alpino Colombo Andrea”, maggio 2003, senza firma. In occasione del ritorno a Verderio dei resti del Capitano Maggiore Artigliere Alpino Andrea Colombo, esumati nel cimitero militare italiano di Griscino, in Ucraina.

“La rotatoria del platano”, marzo 2004, ing. Andrea Debernardi. Presentazione del progetto della rotatoria.

- “Le famiglie storiche di Verderio Superiore”, maggio 2004, senza firma. Una tabella con i cognomi delle famiglie di Verderio Superiore e i rispettivi soprannomi.

- “Auschwitz 1945/ 27 gennaio 2005”, giugno 2005, Fausta Finzi (1920/2013). Messaggio di Fausta Finzi, reduce dal campo di Ravensbrück e orfana del padre assassinato ad Auschwitz.

- “4 dicembre 2006: inaugurazione dell’Archivio Storico”, aprile 2007, dott. Fabio Luini.

- “Il referendum del 2 giugno 1946 a Verderio: Monarchia o Repubblica?”, aprile 2009, Giulio Oggioni

Marco Bartesaghi

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