Gli Anthem No Future sono una band della Brianza, composta da quattro ragazzi di età compresa tra i 16 ed i 19 anni: Amerigo Cecchetto in arte "Ceckh" (cantante e chitarra ritmica), Daniele Stucchi "Lex" (chitarra solista), Alessandro Coco "Ale" (batterista) e Damiano Frigerio in arte "Dama" (bassista). Si sono uniti nell'estate del 2011 e nonostante stiano insieme da poco tempo si sono esibiti live varie volte anche a Verderio, ora sta per finire il loro tour autunnale/invernale.
Abbiamo parlato ed intervistato il gruppo.
Perché la scelta del nome Anthem No Future? Che significato ha?
ALE: Il significato del nome del gruppo è un significato molto profondo. Stavamo cercando un nome che insomma, ci rappresentasse e noi abbiamo sempre avuto come idea che la musica può cambiare la vita, il pensiero o il futuro di una persona e volevamo con il nostro nome rappresentare il nostro scopo. Cambiare la musica italiana e dare nuova musica che non sia commerciale, per questo noi siamo l'inno (Anthem) che dice di no al futuro (no Future), questo futuro che secondo noi è destinato a musica tutta uguale commerciale e "tecnologica".
Qual è il vostro genere?
LEX: è un miscuglio di generi che ci rappresentano. Credo che il nostro sia uno dei pochi complessi che riesca a prendere delle decisioni equilibrate nonostante i gusti e gli stili un po' diversi.
Come vi siete conosciuti?
ALE: Ci siamo conosciuti in modo molto occasionale. Dovevamo suonare al concerto organizzato presso il Centro ricreativo Al Platano a Verderio Superiore. Io e Dama eravamo reduci da un altro gruppo appena sciolto, così ho chiamato Lex che non avevo mai conosciuto dal vivo ma l'ho sempre sentito su Facebook tramite un mio vecchio amico. Era quasi un annetto che pensavamo di formare un gruppo, così a due settimane dal concerto senza un cantante Lex ha subito contattato tutte le persone che conosceva tra cui Ceckh (ai tempi cantante dei Safe Breakers) disponibile solo per quel concerto. Ma dopo questo concerto abbiamo capito che eravamo fatti per continuare e questo è come ci siamo conosciuti xD
DAMA: Io e Ale ci siamo conosciuti ormai 3 anni fa, gli altri pochi mesi fa, ma sono attaccato a loro.
Vi ispirate a qualche band famosa?
LEX: Io ho le mie muse ispiratrici sul palco; prendo spunto dai Guns and Roses e Aerosmith. Ma in generale ci ispiriamo anche ai Led Zeppelin, Ramones, Avenged Sevenfold ,Offspring e Nirvana.
Siete stati impegnati ultimamente?
ALE: Ultimamente siamo impegnati in un tour chiamato Heavier than Thunders composto da diverse date, in feste o in locali della zona dove stiamo presentando i nostri primi due singoli che sono "You in my future" e "Ali d'angelo" rispettivamente uno di novembre 2011 (appena finito) e l'altro del luglio 2011. Abbiamo inoltre vinto un contest per band emergenti a Missaglia. Prossimamente pensiamo di registrare un nostro disco di canzoni inedite che conterrà anche i singoli dell' Heavier than Thunders tour.
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Vittoria contest band Missaglia |
Che emozioni provate quando vi esibite davanti ad un pubblico ?
CECKH: Senza dubbio tutte le volte che salgo sul palco mi sento un po' come se avessi un compito importante da svolgere, ovvero quello di garantire al pubblico una bella esperienza, divertente e allo stesso tempo unica nel suo genere.
Sono molto emozionato quando suono, mi piace creare un legame con il pubblico e con i membri della mia band scambiandoci alle volte delle battute, mentre altre volte cerco di coinvolgere il pubblico trascinandolo sull'onda del nostro sound potente: è questo il segreto per piacere alla gente. L'esperienza sul palco è una tappa fondamentale per ogni rock band, è il momento in cui mi sento veramente me stesso, perché posso esprimermi liberamente: mi viene concesso uno spazio in cui posso fare valere le mie doti, e la possibilità di trasmettere magari qualcosa a chi ci ascolta.
Mi sento invaso completamente da una fortissima energia sempre nuova, che vince la paura di essere giudicato dagli altri.
ALE: Io quando suono davanti al pubblico provo emozioni indescrivibili perchè il palco è la mia vita e riesco a tirare fuori tutto me stesso, a fare vedere chi realmente sono, di che pasta sono fatto ed è il mio momento. Mi sento un passo sopra a tutti gli altri, mi sento un grande, mi sento compreso, finalmente, sul mio mondo e mi sento me. Il pubblico è lì ad ascoltare me e nessun altro e mi sento un vip, uno di grande di rispetto, starei lì sul palco tutta la vita. Per questo do così tanta importanza a questa mia passione.
DAMA: Sono tranquillo, sereno, mi sento felice. A me piace vedere la gente che si diverte quando viene a sentirci e che apprezza comunque la nostra bravura.
LEX: Quando salgo sul palco con 6 corde e un plettro riesco a dire quello che può definirsi "espresso senza aprire bocca" . Consiglio sempre di ascoltare un assolo o una parte strumentale chiudendo gli occhi, aiuta a far riflettere su cosa il musicista vuole comunicare.
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Uno dei concerti a Verderio |
Avete delle canzoni vostre? Di cosa parlano?
LEX: Sì, io mi occupo della parte strumentale delle canzoni. Il primo inedito è stato Ali d'angelo, l'ho pensata poco dopo la morte di un mio amico, pensando anche a come si sentono le altre persone e per fare capire l'importanza del "camminare con il proprio bastone e non appoggiato alla spalla di un amico". La canzone si può definire una ballata forte, in vari pezzi viene richiamata la rabbia per la perdita ingiustificata di alcune persone a noi vicine.
CECKH: I nostri testi parlano molto della nostra esperienza personale, principalmente della mia, ma non solo. Abbiamo deciso di scrivere testi in italiano solo in quei casi in cui l'argomento è talmente importante da esigere che tutti lo comprendano facilmente, per cui abbiamo scritto il nostro primo singolo Ali d'Angelo in italiano, verso l'inizio di agosto di quest'anno. Per il resto, generalmente tratto tematiche più vicine alla mia esperienza di adolescente, sposando in parte i canoni del teenage punk americano spensierato e a volte ironico, mentre certe volte rifletto su dei temi che sento particolarmente veri in alcuni momenti della mia vita, temi che possono comprendere la ricerca di una risposta al desiderio di felicità o la volontà di trovare una risposta alle domande che mi pongo, o ancora lo stato confusionale che deriva da una mia incapacità di leggere il senso di ciò che accade nella mia vita (come nel nostro ultimo singolo You in my future). In questi casi il genere delle canzoni spazia dal grunge e post-grunge ad una sorta di metalcore melodico, in generale lo definirei come alternative rock.
Progetti per il futuro?
CECKH: Al momento stiamo lavorando moltissimo, sia a livello individuale, sia come band. In questo periodo abbiamo molte date live, e stiamo lavorando ai nostri ultimi inediti, cercando sempre di perfezionarli mescolando al meglio le influenze e le caratteristiche proprie di ciascun membro. Speriamo di continuare nella stessa direzione, trovando date sempre nuove e avendo la possibilità di farci conoscere in giro, siamo motivatissimi e pieni di idee.
Un messaggio che vorreste trasmettere come band?
DAMA: Per quanto mi riguarda io voglio far divertire i fans e portare della buona musica in giro.
ALE: Con la nostra musica vorremmo passare messaggi di speranza, di fede, di gioia, di felicità e di solidarietà. Di speranza per quelli che hanno un sogno nel cassetto e che ci sperano davvero che si realizzi perchè è quello che stiamo facendo noi, di fede per poter credere a questo sogno, di gioia per poter vivere la vita al meglio, di felicità per dire che la vita è bella così ma al tempo stesso di solidarietà per le persone che hanno perso un loro caro. Inoltre vorremmo passare messaggi come l'autostima, come il credo e la difesa delle proprie idee ed appunto far capire le nostre idee.
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SALUTI ROCK DAGLI ANTHEM NO FUTURE! \M/ |
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