Signore Dio, perché non Ti prendi una giornata di vacanza… ridimensiono… perché non Ti concedi mezza giornata di svago e vieni con me questa mattina a camminare sui sentieri di questi splendidi monti? Ti mostrerò quello che già tu conosci ma Te lo descriverò come solo una persona umana sa farlo.
Ammira con me la bellezza di queste cime innevate, ora contornate da splendide nuvole bianche in un cielo azzurro, che si stagliano imponenti e maestose fino a toccare il tuo cielo. Respira con me quest’aria rarefatta e fresca e dimentica per qualche istante il motivo per cui Tu oggi non sei altrove.
Siedi accanto a me su questo masso il cui segno indica il percorso da seguire e riposaTi. Guarda quanti fiori ci attorniano. Che colori! Che profumi! Che intensità di vita essi racchiudono. Il sole ne fa risplendere le sfumature e ne esalta armoniosamente le tonalità.
Ecco, ora apro lo zaino e ne estraggo frutti, biscotti e acqua, dividi con me il tutto, e assapora ciò che Ti offro, come fosse l’unica cosa che possiedo.
E finalmente mi guardi e sorridi. E adesso il Tuo riprendere il sentiero con me, creatura umana, Ti si fa più lieve, leggero.
Ti sbircio e non vedo i tuoi piedi toccare terra, solo allora mi accorgo che sei scalzo, non porti scarponi, sei proprio il Signore e stai facendo ciò che io non potrò mai fare! Immagino sia il sentiero stesso che Ti dà una mano facendosi soffice sotto di Te come un tappeto, , così che Tu possa camminare senza fatica o dolore alcuno!
Di nuovo sostiamo e questa volta in contemplazione del tutto e così Ti parlo come faccio sovente, solo che ora è un tantino diverso perché Tu non sei lassù ma qui accanto a me, allora il mio esitare la si fa strada e mi par di balbettare parole inutili perché suppongo che già Tu le conosci, ma ti chiedo pazienza e Ti prego di ascoltarmi.
“Non vi è, lo sento, niente di più splendido di un cuore che mette al bando ogni preoccupazione umana per elevare lo sguardo in alto ove dimora ciò a cui tutti noi agogniamo: la felicità eterna.
E mi rendo conto che sto solo ora comprendendo di come essa, la felicità eterna, sia già iniziata su questo suolo, su questi monti. Sento l’abbraccio insistente e poderoso di Te che mi ha permesso di godere anzitempo di tutto questo splendore. Odoro di te ovunque mi giro, Ti seno e Ti percepisco come il solo avamposto della mia piccola ed insignificante esistenza. E la gioia mi rapisce nell’attimo stesso in cui presagisco la Tua reale presenza: è qui che ogni dubbio scompare e si dissolve per sempre nella dimora del non tempo. È qui che l’enfasi del rimirare mi ramanda una sola risposta alle mie mille e più domande.
Ora mi volgo verso Te e ti guardo confusamente, non posso osare di toccarTi per darti una semplice carezza, ma esce dalla mia bocca,ora fattasi arsa per il troppo discorrere, un semplice grazie non so dire altro.
E questo è sufficiente a farti di nuovo sorridere!”
È mezzogiorno, il tempo trascorso con Te questa mattina si è completamente dissolto in quel lasso di tempo in cu ho pronunziato quel semplice grazie!
Ora Te ne andrai accanto a qualcun altro che sicuramente ha più bisogno del tuo aiuto e del tuo amore. Ti lascio tormnare al tuo abituale lavoro certa di averti dato un poco di ristoro, di averti “creato” un intervallo prezioso al tuo faticoso lavoro.
Sono estremamente convinta che quel tempo che io ho passato con Te e Tu con me nessuno potrà mai, su questa terra, togliercelo.
E di nuovo riaffiora dalle mie labbra come un petalo soffice ed odoroso un: grazie Signore per questa mia esperienza di vita.
Val Rendena, luglio 2012
Tere Bonalume Biella in Tamiazzo
SPECIALE VACANZE è uno dei quasi sessanta racconti che compongono un piccolo libro, intitolato “ILTEMPO VESTITO”, scritto ed edito in proprio, nel 2013, da “Tere” (Teresina ) Bonalume Biella in Tamiazzo, un’abitante di Verderio, per molti anni insegnante presso la scuola materna pubblica di Paderno d’Adda.
giovedì 24 luglio 2014
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