lunedì 3 novembre 2025

COME BATTEVA IL TAMBURO. PICCOLA CITTÀ NON AVRAI IL MIO SCALPO un libro di Federico Bario

 




Federico Bario, il primo a destra, durante una 
manifestazione a Bologna nel settembre del 1977
Tra il 1976 e il 1977 prese forma e sostanza nel Bel Paese un movimento di giovani che non ha avuto alcun riscontro in altri paesi europei, e che ben poco condivideva con la contestazione studentesca del Sessantotto.
Il Movimento era composto da “autonomie” varie; tra queste spiccavano gli Indiani metropolitani, che contestavano e irridevano la politica dei partiti istituzionali e i gruppi storici della sinistra extra parlamentare, servendosi di modalità e codici di comunicazione semplici e veloci che davano voce ad umori, desideri e aspirazioni fino ad allora snobbati. Poesia, musica, arti visive e teatro entravano a far parte di un linguaggio proprio di una minoranza, e venivano indicati quali bisogni primari, insieme alle questioni sociali che investivano la funzione del lavoro per come era stata vissuta sino ad allora.
Una meteora, il Movimento, che si esaurì nel corso di un tempo brevissimo.
Di quei giorni e di quelle istanze fui parte attiva principalmente in quel di Lecco, piccola città lombarda circondata da montagne che scendono a lago, e dove Alessandro Manzoni ambientò il romanzo storico “I promessi sposi”**.






**Testo in quarta di copertina del nuovo libro di Federico Bario, scrittore e artista lecchese. 
Il libro, che sarà in vendita dopo il 20 novembre, verrà presentato dall'autore

Venerdì 11 dicembre
alle ore 18
al Palazzo delle Paure (Lecco)
 

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