Monte Stella, a Milano, nel quartiere QT8, è un monte costruito dall’uomo, utilizzando il prodotto delle sue distruzioni. È nato infatti sulle macerie prodotte dai bombardamenti su Milano, avvenuti durante l’ultima Guerra Mondiale. Per questa sua natura e per l’idea di chi lo ha progettato, l’architetto Piero Bottoni, Monte Stella è di per sé un monumento alla Memoria: della guerra, delle sue distruzioni, delle sofferenze che ha provocato.
Monte Stella, dal 2003 ospita il “Giardino dei Giusti di tutto il mondo”, un’area dove sono posati dei cippi dedicati a uomini e donne che, per le loro coraggiose scelte etiche, meritano di essere ricordati e additati come esempio. Per ogni “giusto” è stato anche piantato un albero, un pruno.
Il giardino, che ho visitato una domenica mattina d’autunno, colpisce per la sua sobrietà; le lapidi per l’equilibrio delle frasi scolpite, dove non c’è una parola di troppo. Incontri personaggi, fra quelli che vengono presentati, di cui conosci la storia; per altri ti nasce la curiosità di saperne di più. M.B.
Fridtjof NANSEN - esploratore norvegese – Nobel per la pace 1922 – ha creato un passaporto per apolidi e soccorso gli armeni e i profughi
Hrant DINK – assassinato a Instanbul per aver difeso la memoria del genocidio armeno in Turchia
Aysenur ZARAKOGLU – editrice turca – ha dedicato la vita alla difesa dei diritti civili, della verità e della memoria nel suo Paese
Armint WEGNER – scrittore tedesco – ha denunciato al mondo il genocidio degli armeni e ha scritto invano a Hitler nel 1933 di non perseguitare gli ebrei
Beatrice ROHNER – educatrice svizzera – ha rischiato la vita per soccorrere in Turchia ngli orfani armeni sopravvissuti al genocidio del 1915 – 1916
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Samir KASSIR – giornalista e politico libanese – assassinato nel 2005 per aver difeso la libertà di espressione, i diritti umani e la sovranità nazionale
Enrico CALAMAI – Console italiano a Buenos Aires – ha difeso i diritti umani e aiutato i perseguitati durante la dittatura di Pinochet in Cile e di Videla in Argentina
Giacomo GORRINI – Console italiano a Trebisonda - nel 1915 testimone del genocidio armeno lo ha denunciato alla comunità internazionale mentre era ancora in corso
Pietro KUCIUKIAN - in onore ei giusti per gli Armeni di Dzidzernagapert Yerevan
Moshe BEJSKI – in onore dei Giusti tra le nazioni di Yad Vashem Gerusalemme
Pierantonio COSTA – Console italiano a Kingali – ha salvato molte vite durante il genocidio in Rwanda
Anna POLITKOVSKAJA – assassinata a Mosca per aver denunciato i massacri di civili in Cecenia
Dusko KONDOR – assassinato a Bijeljna per aver denunciato la pulizia etnica in Bosnia – Erzegovina
Sophie SCHOLL – studentessa universitaria – giustiziata per aver cercato, nel 1943, con il gruppo della Rosa Bianca, di risvegliare la coscienza del popolo tedesco
Neda Agha SOLTAN – uccisa in piazza a Teheran – simbolo della resistenza morale dei giovani iraniani e della lotta per la libertà
Andrej SACHAROV – in onore dei Giusti del Gulag
Aleksandr SOLZENICYN – scrittore russo – ha denunciato il GULag e ha cercato di scuotere il mondo dall’indifferenza
Romeo DALLAIRE – comandante dei Caschi Blu – ha allertato le Nazioni Unite dell’imminente genocidio in Rwanda chiedendo invano l’invio di truppe
Svetlana BROZ – in onore dei Giusti contro la pulizia etnica della Bosnia Erzegovina
Yolande MUKAGASANA – salvata dal genocidio in Rwanda – testimone della memoria – ha difeso il valore della verità, della gratitudine e dell’impegno per la riconciliazione
Don Giovanni BARBARESCHI, Fernanda WITTGENS, Giuseppe SALA – in onore dei Giusti milanesi che salvarono numerosi ebrei e altri perseguitati durante l’occupazione nazista, sostenuti dalle reti di soccorso sul territorio
Mehmet Gelal BEY – turco ottomano – sindaco di Aleppo – si è opposto alle direttive del suo governo che imponevano l’eliminazione del popolo armeno nel genocidio del 1915
Razan ZAITOUNEH – avvocatessa siriana – attivista dei diritti civili e contro il fanatismo – scomparsa nel 2013 vicino a Damasco, rapita da gruppi estremisti jihadisti
Ghayath MATTAR – giovane pacifista arrestato e ucciso in Siria nel 2011 – offriva fiori ai soldati in segno di dialogo e si batteva per i diritti umani
Claire LY – sopravvissuta e testimone del genocidio in Cambogia, ha indicato un percorso interiore per ritrovare la forza della speranza
Vaclav HAVEL – fondatore di Charta ’77 – primo presidente della repubblica Ceca – ha difeso il valore della verità, opponendosi al totalitarismo
Dimitar PESHEV – vicepresidente del Parlamento in Bulgaria durante il nazismo, ha salvato 48 000 ebrei e l’onore del suo paese
Alganesh FESSAHA – ha rischiato la vita in Africa per soccorrere i perseguitati. Attivista umanitaria italoeritra ha aiutato i migranti e i loro familiari a Lampedusa dopo il tragico naufragio del 2013
DONNE E UOMINI DELLA GUARDIA COSTIERA – hanno rischiato la vita, ciascuno con grande abnegazione, da Lampedusa a tutte le coste italiane per salvare i naufraghi in fuga da fame e violenze
Rocco CHINNICI – magistrato integerrimo e di grande umanità, coraggioso promotore del primo pool antimafia del tribunale di Palermo, ucciso dalle cosche nel 1983
Angelo RONCALLI – Papa Giovanni XXXIII – delegato apostolico in Turchia ha salvato molti ebrei dallo sterminio nazista e con il Concilio Vaticano II ha aperto la chiesa al dialogo tra le religioni
Primo LEVI – sopravvissuto ad Auschwitz – scrittore della memoria del lager, ha indagato la zona grigia del male per risvegliare la coscienza del mondo
Khaled Abdul WAHAB – ha salvato a Mahdia un gruppo di ebrei durante la Shoah in Tunisia
AGLI ITALIANI GIUSTI FRA LE NAZIONI – onorati a Yad Vashem per aver salvato gli ebrei durante la Shoah
Vasilij GROSSMAN - scrittore russo – ha raccontato la Shoah e la resistenza irriducibile degli uomini al totalitarismo sovietico
Nelson MANDELA – Nobel per la pace – ha difeso i diritti umani in Sudafrica e sconfitto l’apartheid con la non violenza scegliendo verità e riconciliazione
Kaled AL ASSAD - trucidato dall’ISIS nel 2013 per aver difeso in Siria il patrimonio archeologico di Palmira, memoria della civiltà umana
Ian KARSKI – messaggero della resistenza polacca – ha informato il mondo della Shoah e chiesto invano ai grandi della terra di salvare gli ebrei
Marek EDELMAN – comandante della rivolta del ghetto di Varsavia ha custodito la memoria ebraica in Polonia dopo la Shoah e lottato contro il totalitarismo e per la libertà nel mondo
Ho scattato queste fotografie nel novembre del 2015. Qui sono presentate nell'ordine con cui sono state riprese, cioè senza nessun ordine particolare. M.B.
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