Carla, a destra, con la famiglia al matrimonio di Pierina |
Carla Barelli nasce a Verderio Inferiore il 4 febbraio 1942, da Pasquale e Genoveffa Consonni. È la quarta di cinque fratelli: Eugenio, Pierina, Armando, Carla e Gianmario.
Pasquale Barelli e Genoveffa Consonni in "curt di scupei" |
La famiglia abita in "Curt di scupei" (degli scalpellini), in via Roma 16.
Nel 1958 Carla si trasferisce a Varenna, dove il fratello Armando ha aperto un negozio di macelleria. A Varenna ha un fidanzato, Silvano Denti, che nel 1963 muore in un incidente stradale.
Carla in "Vespa", in "curt di scupei" |
Quando il fratello Armando lascia l'attività di macellaio, Carla torna a Verderio e trova impiego come operaia presso il maglificio Baraggia.
don Paolo Redaelli |
In questi anni matura la vocazione religiosa, accesa, forse, dalla tragedia della perdita di Silvano e coltivata con l'aiuto assiduo del parroco di Verderio Inferiore, don Paolo Redaelli.
Il 17 aprile 1967 è accolta come novizia nel convento di Grugliasco (Torino), delle Suore della Consolata, ordine missionario femminile fondato dal Beato Giuseppe Allamano (1851 - 1926).
Carla Barelli e don Paolo Redaelli al convento di Grugliasco. Con loro Maria Teresa Origo, di Verderio Inferiore, anche lei Missionaria della Consolata |
Scegliendo l'ordine della Consolata Carla manifesta il desiderio di svolgere il suo servizio in terra di missione e quindi la disponibilità a vivere in continenti lontani e in situazioni dove la povertà è estrema.
Il 22 novembre 1969 a Nepi (Viterbo), dove frequenta un corso di ostetricia, fa la prima professione di fede. Nel 1978, a Torino, prende i voti perpetui; il 10 luglio saluta la comunità di Verderio Inferiore e il giorno dopo parte per Buenos Aires, Argentina, dove opera, come ostetrica, presso la Maternità Santa Rosa di Florida.
Guarita da un epatite che l'ha portata ad essere in pericolo di vita, torna in Italia, a Torino, per sottoporsi a una cura con Interferone. Dopo circa un anno riparte per l'Argentina.
Suor Carla in Bolivia |
Nel 1991 con un gruppo di consorelle si trasferisce a Poopò, in Bolivia, nella regione di Oruru.
A Poopò, luogo di miniere, suor Carla e le sue compagne si occupano dell'educazione religiosa dei bambini e della scuola e organizzano corsi di cucito e di maglieria per le donne, che aiutano anche in un difficile cammino di emancipazione, sia in famiglia che sul lavoro
Suor Carla collabora con il locale ospedale e, con alcuni operatori sanitari, gira per la campagna a somministrare le vaccinazioni. Sollecitata dai minatori, interviene a volte per la difesa dei loro diritti.
Suor Carla in una via di Poopò |
Rimane in Bolivia fino al 2012, quando torna alla casa madre di Buenos Aires per occuparsi delle suore anziane.
Nel luglio del 2012 è in Italia, dove trascorre qualche mese. Il 6 ottobre riparte per l'Argentina.
Nel gennaio del 2013 non sta bene e si sottopone ad esami medici. In febbraio viene operata per un tumore all'intestino , ormai diffuso anche in altre parti del corpo. Viene rioperata in marzo, durante la Settimana Santa, ma le sue condizioni sono disperate.
Assistita dalle consorelle e, negli ultimi giorni, dal fratello Gianmario con la moglie Rosy e dall'amica di sempre Annamaria Motta, muore il 12 aprile 2013.
Il suo corpo è sepolto nel cimitero di Buenos Aires.
Suor Carla con Giovanni Paolo II |
Giorgio Oggioni e Marco Bartesaghi
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