giovedì 10 ottobre 2013

Secondo il parroco don Luigi Galbiati, alla fine dell'ottocento la vecchia parrocchiale di Verderio Superiore, dedicata a San Floriano, era in "miserevole stato di deperimento" ed era "troppo piccola per tanta popolazione, di modo che la maggior parte per mancanza di comodi era obbligata a stare in piedi, le donne stipate sulle panche o accovacciate nelle cappelle, i piccoli a frotte sui gradini dell'altare o nel già ristretto coro"(1)
Le condizioni dell'edificio e la sua inadeguatezza ad accoglierel'intera comunità dei fedeli convinsero Giuseppina Gnecchi Turati a mettere a disposizione la somma necessaria a costruire la nuova chiesa parrocchiale, della quale fu posata la prima pietra il 4 settembre del 1897 e che fu consacrata il 26 ottobre 1902.
La vecchia chiesa continuò ad essere sede della parrocchia fino al 1904, quando il nuovo tempio ottenne ufficialmente l'investitura a chiesa parrocchiale di Verderio Superiore, con la dedica ai Santi Giuseppe e Floriano.
La proprietà del vecchio edificio, grazie a un accordo stipulato al momento della decisione di costruire quello nuovo, passò alla famiglia Gnecchi. La chiesa fu trasformata prima in casa colonica e poi, dopo tanti anni di abbandono, nell'attuale edificio residenziale.
Alla "Chiesa Vecchia", come è abitualmente chiamata oggi, sono dedicati i tre articoli di questo aggiornamento del blog: il primo è una cronologia storica basata su documenti reperiti nell'archivio parrocchiale di Verderio Superiore e negli archivi di stato di Como e di Milano; il secondo racconta dove sono andati a finire gli altari della chiesa; il terzo ricostruisce la vicenda del passaggio di proprietà dell'edificio, dalla fabbriceria parrocchiale alla famiglia Gnecchi.
M.B.


Nota (1): VERDERIO, La chiesa parrocchiale dei santi Giuseppe e Floriano. 1902 - 2002: un secolo di storia, arte e vita religiosa

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