venerdì 22 aprile 2022

LE POESIE DI ALBERTO MOTTA di Alberto e Denise Motta e Marco Bartesaghi

  

Indirizzo you tube del filmato: Le poesie di Alberto Motta:

https://www.youtube.com/watch?v=t14zTfh_ghU



Sono passati poco più di 10 anni da quando per la prima volta ho incontrato Alberto, e per la prima volta ho visto i suoi dipinti e letto le sue poesie. Le "visioni" che lo avevano assalito all'età di 25 anni, cambiandogli la vita, lo accompagnano ancora. Ho l'impressione però che con loro, oggi, conviva più serenamente e le accetti come un rapporto diretto, privilegiato e intenso con Dio, che proprio attraverso le "visioni" è presente nella sua vita e nella sua arte: nella sua stanza completamente dipinta, nelle sue tele, nelle sue poesie.
Proprio nella sua stanza l'ho incontrato di nuovo, insieme a sua cugina Denise, per leggere la selezione di sue poesie che vi presentiamo nel filmato.

Trovate l'intervista ad Alberto cliccando su:

https://bartesaghiverderiostoria.blogspot.com/2012/01/alberto-motta-albi-dipinti-e-poesie.html 

 

LE POESIE DI ALBERTO MOTTA: i testi

 


LA POESIA

Per tutto questo tempo
non ho mai saputo quale era
il mio scopo, mi dibattevo come
animale ferito e sognavo un giorno di
fare qualcosa di importante, ora mi rendo
conto che ho trovato qualcosa che
silenziosamente irrompe nelle
vite altrui e come un terremoto
sradica le convinzioni più salde:
la poesia


***


IMBALSAMATO


Ti dono il mio cuore
come si dona un bene
prezioso, sperando che
tu l’accetti come pegno
del mio amore, imbalsamato
su questa seggiola a scrivere
per non morire


***


ANORMALITÀ

Per ogni quadratino un colore
questa è la colonna sonora
della mia vita, un castello pieno
di sorprese e amore:
 qui in questo luogo,
 sento l’arpa e la cetra,
sento cantare gli angeli
e raggiungo cose che mai avrei pensato,
 solitario e felice come un uomo
che ha raggiunto il suo scopo
annego in questa dolce anormalità  
estratto vivo dalle macerie


***


BRIANZA

Cerco qualcosa che mi colpisca
e non mi accorgo che la normalità
di questa vita, tra le trame scure
di questo cielo, mi regala quell’oasi
di tranquillità e pace che ho
sempre sognato, seduto qui a goder
l’aurora, oppure il meriggio, incastonato
come un diamante in questa selva
chiamata Brianza


***


ASPETTO

Aspetto con ansia il mio
sole che mi dirige verso
l’aurora, seduto qui a goder
dell’altrui mondo, fino a quando
tu non deciderai che sarà
venuto il giorno, che io torni
alla casa madre, vestito
di madre perla


***


BILANCIA

C’è sempre qualcosa che
bilancia la gioia con un po’
di tristezza, c’è sempre
qualcosa che non rende
completa la felicità, come
se dovessimo patire per
gioire e gioire per soffrire


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SOLE

Brucia questo sole che ho dentro
offusca la memoria, e il pensiero
 mi porta a ragionare col cuore.
Vedo solo quello che è il bene
sento solo quello che è il dolore;
 resto atterrito dalla sua potenza:
 mi lascia guardare, ma non vedere,
quello che è l’essenza dell’esistenza,
senza nulla rimpiangere di quello che
è stata la mia vita


***


APOCALISSE

Un fischio un rumore
sordo e poi più niente
neanche la voce
Questa è la condizione
che per ognuno di noi
si interpone con Dio
Solo un sibilo e poi
l’apocalisse


***


AFFLIZIONE

Sei sempre tu che mi ispiri
con le tue case giallo arancio
tu che guardi ogni cosa,
che vedi dentro la mia anima
e le sue profondità, incollato
al muro come un manifesto
tu nascondi qualcosa di grande
che non si può descrivere, perché
con  forza da gigante mi provochi
emozione, mi fai sentire
piccolo ai tuoi occhi come se la tua
storia fosse piena di lacrime e sangue
eppure sei solo un murales, ma il tuo
spigolo vivo determina afflizione


***


GUERRA

Soli dentro al gomitolo
ci siamo noi, che guardiamo il filo
scorrere di questa epoca
e mi chiedo se verrà il giorno
in cui potremo finalmente crescere
contro questo male che irrompe
nella storia, senza accorgersi
di essere, colei che ha messo a
soqquadro il mondo, per la sola
vanagloria di vincere



LO SPIRITO PARACLITO

Posso vedere sentire odorare toccare
e anche gustare, ma non posso
con questi cinque sensi capire e scrutare,
non posso sentire il mio cuore sussultare,
 il mio stomaco soffrire, eppure se ben ci penso
non mi guida l’olfatto la vista le orecchie il
tatto il gusto, ma bensì quello che ho dentro,
 che ho di più caro: l’anima.
I miei occhi sotterranei mi guidano verso l’amore,
che porto nel seno per custodire e rispettare
il prossimo, perché dentro di noi c’è un castello
 interiore, che è luce e rifulge dal cielo,
 vive di sola passione, questo è il nostro fulcro,
 i nostri occhi il nostro udito i nostri sensi:
lo Spirito Paraclito


***


VITA

Chiuso in questo involucro
che si chiama corpo non mi
rendo conto di vivere, sono solo
pensieri e smarrimento, in questo
mondo sospeso nel vuoto,
 cammino su una sfera che gira
su se stessa, alla ricerca del tepore
che scalda il mio cuore e che libera
il mio afflato di uomo consapevole
della sottile linea della vita
che da un momento all’altro
può spezzarsi, per dare nuova
linfa all’esistenza, che solo così
potrà essere infinita


***


ABITO QUI

Abito qui, dove il sole è entrato
dove uno spiraglio di polvere ha
preso luce, tra queste cose
dimenticate dal tempo, tra
le mie pareti, dove ho dipinto
l’incomprensibile che fino ad ora
è rimasto tale, dove ho appoggiato
il capo per riposare, dove è venuto
ad abitare colui che è ,che mi ha reso
la vita impossibile, regalandomi
l’amore per coloro che sono nel dolore,
 che hanno vinto sull’esistenza
appesi come ragnatele


***


                                      SUL GRETO (a mamma e papà)                                   

Come un sasso lanciato
nello stagno che propaga
 cerchi concentrici,
la pietra poggia
 silenziosa sul letto
sicura che per un attimo, la vita,
resterà a sonnecchiare sul greto.
Qui ho trovato la pace in questa
casa dove alberga la quiete

 

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