venerdì 8 marzo 2019

XIX SECOLO, ANNI QUARANTA. LA NUOVA STRADA PER CORNATE di Marco Bartesaghi




“ … è una delle più frequentate della Brianza, per ivi provenendo i grani della Geradadda che conduconsi ai mercati di Merate, Santa Maria Hoè e Lecco”(1)

La strada di cui si parla è quella che attraversa Verderio e conduce a Cornate d’Adda. 

A scrivere così, nel 1844, era l’ingegner Giacomo Beretta, che aveva ricevuto l’incarico di redigere un progetto per rendere rettilineo il tratto di strada che dalla  chiesa parrocchiale di Verderio Superiore, quella che oggi è comunemente indicata come “chiesa vecchia”, arrivava alla “strada alla Fornace”, ossia all’attuale via Fiume Adda.
 

A dare l'incarico all'ingegner Beretta, il 22 ottobre 1844, era stata la “Deputazione all'Amministrazione comunale di Verderio Superiore” (2).

L'appalto per la costruzione fu assegnato al signor Giuseppe Villa, “possidente domiciliato a Verderio Superiore”. Il contratto, firmato il 28 luglio 1847, prevedeva la manutenzione per i nove anni successivi alla consegna, ad un  canone annuo di lire 313. Il costo dell'opera fu di lire 6599 (3).
 

Alla consegna dell'opera finita presenziano il signor Giuseppe Villa, appaltatore; il signor Quinterio, in sostituzione del deputato signor Gnecchi (probabilmente Giuseppe); il signor Fossati, in sostituzione del deputato Conte Annoni; il signor Gio Batta Paltenghi, agente comunale; il signor Giacomo Beretta, ingegnere consegnante.

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Il tronco di strada realizzato allora è quello su cui ancora oggi transitiamo  per raggiungere Cornate. 

 
1844.Vecchia e nuova strada per Cornate nel progetto dell'ing. Giacomo Beretta



Al momento della sua costruzione, l'unico edificio esistente lungo il  percorso era la cascina Malpensata “la “Casinéta”), di proprietà della famiglia Biffi. 

 
Cascina Malpensata (Casinéta), vista dalla vecchia strada per Cornate


Nello stesso secolo, il XIX, dopo la costruzione della strada furono costruiti: la cascina Isabella, 1870/1871, regalo dei genitori a Francesco Gnecchi Ruscone, in occasione delle sue nozze con Isabella Bozzotti; il cimitero, nel 1891, in sostituzione di quello esistente situato sul fianco sinistro della chiesa parrocchiale; la cascina Provvidenza, verso la fine del secolo, di proprietà della parrocchia.

Cascina Isabella, vista dalla vechia strada per Cornate
















Portale del cimitero di Verderio ex Superiore


Cascina Provvidenza



















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Con l'entrata in funzione del nuovo tronco stradale, il vecchio tracciato ha perso la sua importanza, è stato degradato a strada campestre, ma non è mai stato cancellato del tutto. Ancor oggi può essere in gran parte percorso ed è riconoscibile  anche laddove non esiste più.


Lo si imbocca girando a destra subito dopo la Chiesa Vecchia.

Particolare della tavola del progetto, con la vecchoa strada che scende verticalmente lambendo la  Chiesa Vecchia e la casa parrocchiale. Da notare il vechhio cimitero la cui area è oggi occupata da un'abitazione privata.
 
La freccia indica l'imbocco della vecchia strada per Cornate.



Si interrompe all'incontro con  la zona residenziale di via Papa Giovanni XXIV, realizzata negli anni novanta del novecento. .





Qui l'antica strada  sparisce per qualche decina di metri e quando riprende è poco più di una mulattiera che scorre attraverso i campi. Ha però conservato l'andamento che aveva prima di essere sostituita, le stesse curve e probabilmente gli stessi dislivelli. È il disegno del progetto del 1844 a confermarlo.


Dopo l'interruzione la strada riprende in leggera discesa e, dopo una ventina di metri svolta a sinistra







Dopo una breve discesa, la strada procede in piano per una ventina di metri, svolta a sinistra e poi prosegue  in modo quasi rettilineo fino all'incrocio con la via, già allora esistente, che conduce alla cascina Brugarola e ancor oltre fino alla roggia Annoni, che sarà stata attraversata da un ponte che ora non c' è più.





L'incrocio fra la strada vecchia per Cornate e la via Brugarola

Aldilà della roggia, della  strada è stata cancellata ogni traccia. Con l'aiuto del disegno e di una bindella sarebbe possibile individuare con precisione il suo percorso.




Io  mi sono accontentato di supporlo in modo  approssimativo: la strada attraversava il prato in direzione nord-est e  saliva fino al livello della strada attuale. I due tracciati correvano affiancati per un centinaio di metri per poi fondersi, pochi metri dopo l'incrocio con la via Fiume Adda.

Foto scattata dal greto della Rogia Annoni. la linea rossa è una mia supposizione sull'andamento che avrebbe potuto avere la strada vecchia. È  più probabile però che passasse un po' più a destra, dove adesso c'è il muro.

Più o meno in questo tratto le strade erano affiancate


Poco dopo la strada per Porto d'Adda , che allora si chiamava "Strada alla Fornace", il nuovo tracciato si innestava su quello vecchio.

NOTE
(1) Geradadda è il nome del territorio compreso fra il fiume Adda, a ovest, il fiume Serio, a est, e il Fosso Bergamasco, a nord.
 

(2) Sull'amministrazione comunale in quel periodo si veda l'articolo intitolato di Fabio Luini“Verderio Superiore. I bilanci comunali”: http://www.comune.verderio.lc.it/verderio/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/74
 

(3) Si tratta della lira austriaca, la moneta introdotta nel 1823 dall'Imperatore Francesco I, nel regno Lombardo -Veneto.


* Nel febbraio del 1996, all'Archivio Comunale di Verderio Superiore, ho consultato i documenti di un faldone che, allora, era così individuabile:  Categoria A, prima sezione, prima del 1899. Il fascicolo n.3, conteneva le carte relative alla "nuova strada per Cornate"

Marco Bartesaghi

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