lunedì 5 dicembre 2011

CAMMINATA, QUASI COMPLETA, DA SIENA A ROMA, LUNGO LA VIA FRANCIGENA di Giovanna Villa - prima parte



BUONA STRADA!
Questa è la prima parte del diario che Giovanna ha tenuto durante la nostra vacanza a piedi (quasi del tutto) da Siena a Roma, lungo la via Francigena M.B

15 agosto Lunedì
Ore 20,30 Partenza da Verderio. Siamo stracarichi e molto buffi. Io trascino lo zaino montato su un carrellino anziché portarlo in spalla ...
Ore 20,58 Da Paderno d'Adda, treno per Milano ...... NO!!     Ore 21,19 (primo cambio di programma).
Milano, Porta Garibaldi
Milano di notte, bar "giovane" con musica altissima, due cappuccini e una pisciatina. Ora aspettiamo il pullman per Siena.
Parte alla una e dieci

16 agosto, martedì
Autobus tutto per noi due!
Siamo gli unici passeggeri per Siena.
Varie fermata a Milano e periferia, non sale nessuno
Fermata anche a Bologna .... non sale nessuno
Ore 3,30 sosta in autogrill vicino a Bologna
Continua il viaggio, pullman tutto nostro, un grande taxi!! Un po' freddo, aria condizionata a manetta, mi viene mal di gola
Ore 7,00 Arrivo puntualissimi alla stazione di Siena, scopriamo che oggi c'è il Palio.
Camminatina in salita verso il campeggio.....COMPLETO! Ma, poi, fortunatamente, si trova un posticino.
Montaggio campo, dormitina, bagno in piscina (solo Marco) un po' di sole e poi si parte per Siena centro, a piedi naturalmente,  un ora di cammino per raggiungere piazza del Campo. 
Siena
Tantissima gente, troppa ma se si esce dalle vie più note va un po' meglio. Si visitano un po' di chiese, si fa spesa in un super mercatino, pranziamo sui gradini di un pozzo vicino al duomo, fa molto caldo e poi .... che sonno!
Sbandieratori
Le contrade si preparano per il Palio. Personaggi in costume, gli sbandieratori, le benedizioni in chiesa e altre cerimonie.
Noi troviamo un sagrato erboso, ci si sdraia e si riposa.
 
Si aspetta la gara del palio. La città ècome sospesa, in spasmodica attesa, la tensione è eccessiva. 
L'attesa della partenza
La piazza è stracolma.ed ecco partono ed è già finita. Ha vinto la "giraffa" scoppia il delirio festaiolo e rissoso.

Mangiamo qualcosa e poi torniamo in campeggio.
Notte, notte!

17 agosto, mercoledì (1)
Siamo partiti alle ore 8 dal campeggio. Giretto in centro Siena già completamente ripulita e poi abbiamo cominciato il nostro cammino ... alle ore 10 iniziamo il percorso fuori città. Abbiamo
camminato bene, con fatica ma bene, fino alla Cassia poi, un cantiere ci ha modificato il percorso ... ci siamo persi e un po' demoralizzati ma poi abbiamo ritrovato la via e un bel bar con acqua fresca buonissima.
Abbiamo un buon passo!
Ci siamo fermati a mangiare, ripartiti ma poco dopo ho avuto un momento di fuori fase, fortunatamente un buon samaritano ci ha dato acqua per rinfrescarci e bere e abbiamo ripreso.
Dopo un bel po' è andato in crisi anche Marco, acqua e zucchero, due biscottini e si è ripreso.
A Quinciano riceviamo la prima telefonata, bruttissima: è morto, caduto in montagna, Claudio, un amico. Andiamo avanti.
 
Poi cammina, cammina siamo arrivati alla meta verso le 21, un po' distrutti.
Quinciano
 
Abbiamo incontrato paesaggi belli, a tratti brulli, sempre assolati.
 
La notte siamo stati ospiti della casa accoglienza pellegrini a Ponte D'Arbia presso il centro culturale L. Cresti

18 agosto, giovedì (2)
Partenza ore 8,45 arrivo a Buonconvento, spesa, visita paese e poi inizia il CALVARIO.
Il fiume Arbia
Buonconvento
Ad un certo punto vediamo una salita che rasenta la parete verticale ed ecco    si ferma un auto e una gentile signora ci offre un passaggio, si può rifiutare? No, sarebbe peccato di superbia.
Segno della provvidenza ci da uno strappo fino in cima alla salita, riprendiamo il cammino molto bello finché si torna sulla Cassia.
Il "castello"
L'arrivo al castello (non mi ricordo neppure il nome) è terribile, sterrato, in salita. Io scoppio, voglio abbandonare, ho male ai mignoli da morire, le spalle mi bruciano e mi manca il fiato.
Mignolo infiammato. Ci scusiamo per la crudezza dell'immagine.
Ci fermiamo a mangiare e riposare, poi vedremo .... intanto ci offrono dell'acqua.
Dopo una lunga riposata si riparte tra i vigneti del brunello. Sali, sali, sali, scendi poco poco. E' un po' dura sotto il sole ma paesaggi splendidi e vigneti impeccabili. Alla fine di ogni filare c'è una pianta di rose, chissà se c'è un motivo o è solo estetica.
Ad una azienda vinicola chiediamo se c'è una fontanella e loro, gentilissimi, ci offrono acqua fresca servita in calici da Brunello e  i bagni per rinfrescarci.
Si prosegue con tante pause, appena c'è un po' d'ombra.
Alla fine si arriva a Torrenieri, un paesino un po' strano. Chiediamo se c'è un treno ma si ferma solo di domenica. Un pullman? forse c'è, ma solo alle 14 ....bo!
Torrenieri. Monumento dedicato al "pellegrino"
Alla fine, ormai è tardi per tutto, chiediamo ad un "originale" parroco se ci da uno spazio per piantare la tenda ... SÌ!!. Posto molto squallido (temo ci siano anche i topi) ma si pianta la tenda, si cucina e mangia una pastasciutta, si beve il caffè. Ci si riesce anche a lavare con il mitico catino da trekking e bottigliate d'acqua. Fortunatamente vicino c'è una fontanella.
Alle 21,30 siamo già a nanna.
NOTE
(1) Prima tappa: da Siena  a Ponte d'Arbia, passando attraverso Ponte a Tressa,Greppo  e Quinciano.
(2) Seconda tappa:  da Ponte d'Arbia a San Quirico. Non ce la facciamo ad arrivare alla meta e ci fermiamo ai piedi della salita per San Quirico, a Torrenieri.

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