Non leggo abitualmente il Giornale di Merate, non penso che facendolo si riesca ad essere più e meglio informati su quello che succede sul territorio,anzi, in alcuni casi, come quello che vi sto per raccontare,si viene addirittura “disinformati”.
Il 5 novembre scorso l’ho letto, perché un amico mi ha chiesto come mai avessi cambiato idea sulla fusione dei due comuni, o perlomeno avessi maturato le perplessità di cui aveva letto sul giornale.
Il settimanale aveva infatti dedicato un’intera pagina ai due incontri organizzati dalle amministrazioni comunali di Verderio Superiore e Inferiore, per informare la cittadinanza sulla consultazione referendaria del 1 dicembre, in cui si deciderà se fondere o no i due comuni.
Alla serata di Verderio Inferiore era dedicato un ampio resoconto e alcune immagini: la panoramica della sala, il volto di Ferdinando Bosisio, presidente del “Comitato per il SÌ”, e quelli di cinque cittadini intervenuti nel dibattito. Il primo a sinistra ero io.
La didascalia, comune alle cinque fotografie recitava: “Marco Bartesaghi e alcuni verderiesi che hanno espresso perplessità sulla fusione”.
Non voglio parlare degli altri e delle loro “perplessità”, anche se mi sembrava che avessero fatto domande per chiedere chiarimenti, senza per questo mostrare indecisione sulla scelta di voto.
Per quanto mi riguarda non ho fatto domande ma, allacciandomi al tema della possibilità che con un unico comune si potessero abbassare le tasse, ho espresso il pensiero che sia importante in questo momento essere il più uniti possibile perché al referendum il SÌ prevalga e si arrivi all’unificazione.
A primavera poi, ho continuato, quando ci saranno le elezioni amministrative le forze politiche locali presenteranno i loro programmi e i loro progetti e ci diranno come intendono utilizzare il “tesoretto” (l’ho chiamato così suscitando un po’ di ilarità) maturato con la fusione. Qualcuno potrebbe utilizzarlo per ridurre il peso fiscale, qualcun altro per migliorare i servizi: ognuno di noi sceglierà chi votare.
Forse è un mio limite ma non ho perplessità sulla fusione: non ne ho avute nel 1993 né nel 2003, tanto meno ne ho oggi quando non c’è uno straccio di oppositore che sappia indicare una motivazione valida per dire NO o che sappia almeno far maturare un dubbio.
Come abbia fatto il giornalista del Giornale di Merate a captare le mie perplessità è un mistero, che però non mi stupisce più di tanto: in quel ambiente, si sa, con le notizie sono piuttosto creativi.
Nella stessa pagina un altro articolo e un’immagine si riferivano alla serata di Verderio Superiore: peccato che la fotografia fosse stata scattata alla serata di Verderio Inferiore.
Marco Bartesaghi
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