Alla testa del corteo per l'inaugurazione del monumento ai Caduti di Verderio Inferiore, il 4 novembre 1961, insieme alle autorità cittadine - il sindaco Enrico Zoia e il parroco don Angelo Ricco - e al rappresentante del governo - il ministro Lorenzo Spallino - sfilò una giovane, scelta per rappresentare l'allegoria dell'Italia (http://it.wikipedia.org/wiki/Italia_turrita)
La giovane, che allora aveva vent'anni, era Luigia Villa, negoziante e giornalaia di Verderio Inferiore. A chiederle di ricoprire quel ruolo era stato, attraverso la sorella maggiore, il sindaco. Lei aveva accettato "per incoscienza", dice e i ricordi più vivi che ha di quella giornata sono l'imbarazzo e l'agitazione con cui l'aveva vissuta.
La giovane, che allora aveva vent'anni, era Luigia Villa, negoziante e giornalaia di Verderio Inferiore. A chiederle di ricoprire quel ruolo era stato, attraverso la sorella maggiore, il sindaco. Lei aveva accettato "per incoscienza", dice e i ricordi più vivi che ha di quella giornata sono l'imbarazzo e l'agitazione con cui l'aveva vissuta.
La vetrina del negozio di Luigia Villa in occasione del 150° anniversario dell'unità d'italia |
Il corteo, partito dal municipio, che ora ospita la scuola materna, aveva percorso via Roma fino all'incrocio con via Piave e, tornato sui suoi passi, dopo un inversione a U caratteristica anche delle processioni religiose che si svolgono in paese, aveva imboccato via Tre Re e via Rimembranze, percorrendo quest'ultima probabilmente fino al confine, tanto invisibile quanto - ahimè - concreto, fra Verderio Inferiore e Superiore, per poi tornare indietro fino a piazza Annoni, sede del monumento da inaugurare.
In testa al corteo, a fianco di Luigia con l'abito "da Italia", che lei stessa aveva confezionato, e il copricapo a torre merlata, due bambini con il cappello da bersagliere: Ercole Motta e Gianni Rocca. Dietro la banda musicale, proveniente probabilmente da un paese vicino, e i bambini delle scuole elementari accompagnati dalle maestre Mariuccia Bianchi e Carla De Cani.
Giunti al monumento, presidiato, in rappresentanza dei coscritti del 1940, da Adelio Origo e Ambrogio Stucchi, fu il momento dei discorsi ufficiali, pronunciati dal Sindaco Zoia e dal ministro Spallino, della Benedizione, impartita dal parroco, e della poesia recitata da Claudia Bonfanti, scolara delle elementari.
I coscritti del 1940 infine servirono il rinfresco rivolto a tutti gli abitanti, al cui lavoro e al cui contributo economico si doveva la realizzazione dell'opera.
L'emozione per il ruolo che le era stato assegnato impedirono a Luigia di rendersi ben conto, quel giorno, dello svolgimento e del successo dell'iniziativa. I ricordi che ha non derivano infatti tanto dall'aver vissuto e partecipato alla festa, quanto da un album di belle fotografie in bianco e nero che custodisce nella sua casa e che gentilmente ci ha permesso di riprodurre e pubblicare. Di questo la ringraziamo infinitamente.
Giunti al monumento, presidiato, in rappresentanza dei coscritti del 1940, da Adelio Origo e Ambrogio Stucchi, fu il momento dei discorsi ufficiali, pronunciati dal Sindaco Zoia e dal ministro Spallino, della Benedizione, impartita dal parroco, e della poesia recitata da Claudia Bonfanti, scolara delle elementari.
I coscritti del 1940 infine servirono il rinfresco rivolto a tutti gli abitanti, al cui lavoro e al cui contributo economico si doveva la realizzazione dell'opera.
L'emozione per il ruolo che le era stato assegnato impedirono a Luigia di rendersi ben conto, quel giorno, dello svolgimento e del successo dell'iniziativa. I ricordi che ha non derivano infatti tanto dall'aver vissuto e partecipato alla festa, quanto da un album di belle fotografie in bianco e nero che custodisce nella sua casa e che gentilmente ci ha permesso di riprodurre e pubblicare. Di questo la ringraziamo infinitamente.
Nessun commento:
Posta un commento